Si prepara a Cagliari una mostra che invita a riflettere sull’acqua, elemento centrale della vita e della bellezza, ma anche simbolo di fragilità e di mistero. Dal 22 novembre 2025 al 4 gennaio 2026, il SEARCH – Sottopiano del Municipio ospita “ABBA. Le forme del fluire”, un progetto promosso dall’Associazione Auravisiva e curato da Marta Cincotti e Simone Mereu Canepa. L’esposizione raccoglie quasi cento opere di ventinove artisti e artiste, che interpretano il tema dell’acqua attraverso linguaggi diversi: arte visiva, fotografia, disegno, sperimentazione materica.
«L’acqua non è solo un tema da contemplare, ma una chiave per interrogare il presente», scrivono i curatori. «In essa si riflettono le tensioni tra necessità e bellezza, armonia e conflitto, origine e fine. Abbiamo invitato gli artisti a misurarsi con questa ambivalenza, lasciando che ciascuno restituisse un proprio sguardo, intimo e universale, sull’elemento fluido per eccellenza». Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni, concepite come tappe di un viaggio sensoriale e simbolico nell’universo dell’acqua, ispirate a un frammento di Eraclito che guida la riflessione sulla natura e sulla molteplicità dell’acqua.
La prima sezione è immersiva: grandi opere avvolgono il visitatore, introducendolo nell’elemento fluido per eccellenza. Azzurri, riflessi e trasparenze accompagnano verso il mondo marino, habitat a noi più prossimo e familiare. Nella seconda parte, il paesaggio subacqueo rivela la sua duplice natura: accanto alla bellezza di pesci variopinti, onde accoglienti e profondità luminose, emergono fragilità, minacce e squilibri. L’acqua diventa specchio di una relazione complessa, in cui l’intervento umano si manifesta come presenza perturbante e talvolta inquinante.
La terza sezione racconta l’acqua come forza vitale e indomabile: un’energia primigenia capace di modellare terre, incidere paesaggi, sovvertire destini. È l’acqua che scava, travolge, genera e rigenera. Infine, il percorso si chiude con uno sguardo sull’acqua come risorsa essenziale e contesa. Una sezione che invita a riflettere sul valore di ciò che appare scontato, ma che oggi è al centro di nuove urgenze: siccità, scarsità, dipendenze e fragili equilibri che ne rendono evidente la natura preziosa, necessaria e irrinunciabile.
A dare forma al racconto collettivo sono opere di Elena Achilli, Filippo Arras, Pietrina Atzori, Enrica Badas, Giulia Baita, Roberta Bruno, Elisabetta Cabras Mannu, Andrea Cocco, Tiziana Contu, Luigi Corda, Mara Damiani, Cédric Dasesson, Elisabeth Euvrard, Elisabetta Falqui, Laura Malvaso, Maria Grazia Medda, Roberto Meloni, Simone Mereu Canepa, Roberta Napoli, NIKZONE, Daniela Nobile, Youn Hee Park, Marco Pili, Mercedes Pitzalis, Tiziana Sanna, Enrica Sirigu, Efisio Tidili, Giorgio Vallorani e Sara Vignoli. Attraverso approcci differenti, gli artisti interpretano l’acqua come specchio, soglia, memoria e forza naturale, creando un dialogo visivo che intreccia poesia, consapevolezza e urgenza contemporanea.
La mostra include anche un percorso dedicato ai bambini e ai ragazzi, con pannelli e installazioni pensati per avvicinare i più giovani all’arte e al tema dell’acqua attraverso curiosità, linguaggi visivi e attività ludico-educative. Uno spazio dedicato ai più piccoli è stato creato in collaborazione con la Biblioteca Ragazzi di Monte Claro e con lo Spazio Ragazzi della MEM, che hanno messo a disposizione per la libera consultazione una serie di libri e albi illustrati sui temi trattati in mostra.
La mostra è visitabile dal martedì al sabato, mattina dalle 9:30 alle 13 e pomeriggio dalle 17:00 alle 20:00, con ingresso libero. L’inaugurazione è prevista per giovedì 21 novembre alle ore 18:00.
