Dal 3 giugno al Museo Etnografico Oliva Carta Cannas di Aggius la mostra “Sul filo del tempo – Il costume sardo nell’arte di oggi”

Sarà visitabile fino al 15 luglio 2022 la mostra collettiva di artisti contemporanei che ancora oggi si ispirano al costume tradizionale della Sardegna

Il Museo Etnografico Oliva Carta Cannas (MEOC) di Aggius, da sempre aperto ad un confronto con l’arte contemporanea dal 3 giugno al 15 luglio 2022 ospiterà la mostra “Sul filo del tempo – Il costume sardo nell’arte di oggi”. Un’esposizione dedicata al costume tradizionale della Sardegna che ispira le opere di diversi artisti.

Se nel ‘900 numerosi artisti sardi (Giuseppe Biasi, Carmelo Floris, Antonio Corriga, Melkiorre Melis, Eugenio Tavolara, solo per citarne alcuni) hanno fatto conoscere i diversi costumi dell’isola, creando un identitario figurativo sardo, oggi l’arte contemporanea continua a guardare al passato raffigurando il costume tradizionale o traendo ispirazione da esso.

L’esposizione “Sul filo del tempo” presenta le opere, in parte inedite, di 11 artisti che fanno del costume sardo l’oggetto delle proprie opere valorizzandolo nelle sue diverse declinazioni paesane.

Si tratta di artisti sardi o che hanno fatto della Sardegna la loro casa e terra d’ispirazione: Ledian Agolli, Sara Bachmann – Le amiche di Freya, Laura Batzu, Cenzo Cocca, Mara Damiani, Andrea Mignogna, Valentina Musiu – Valegnameria, Gianni Polinas, Vanni Rocca, Simone Sanna, Moné – Monika Takacs.

La mostra è curata da Daniele Pipitone, appassionato d’arte, autore del travel blog “Un sardo in giro” che da anni racconta la Sardegna facendo scoprire mete insolite, borghi, mostre e musei da scoprire, e ultimamente anche studi d’artista, offrendo itinerari di viaggio e consigli a chi ricerca informazioni online.

Attento a scoprire le tendenze dell’arte contemporanea sarda ha voluto raccogliere in una mostra le espressioni più originali d’arte che si ispirano al costume tradizionale della Sardegna permettendo a chiunque visita il Museo MEOC di compiere un viaggio tra pittura, scultura e grafica, lasciando aperta la domanda sul ruolo e il significato del costume tradizionale sardo, far nascere spunti di riflessione sul suo valore presentee sul suo destino futuro. Non solo un ricordo o un semplice abito da indossare durante riti, processioni religiose o eventi folkloristici.

La mostra verrà inaugurata, con ingresso gratuito, venerdì 3 giugno 2022 a partire dalle ore 18:30. Sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Chiusa il lunedì.

Per informazioni: Museo MEOC di Aggius – Via Monti di Lizu, 6. Email: info@museodiaggius.it, tel. +39 079.621029, cell. +39 349.4533208.

IL Museo Etnografico Oliva Carta Cannas è considerato il più grande in Sardegna racconta la storia, le tradizioni e la cultura popolare gallurese, dal 1600 ai nostri giorni.

Il Museo presenta diverse sezioni legate agli antichi mestieri: lavorazione del sughero e del granito, ma anche il fabbro, il calzolaio, il falegname.

Particolare approfondimento è stato offerto alla tessitura con la presentazione degli strumenti arcaici di lavoro, delle tecniche di preparazione dei tessuti tipici e delle fasi di preparazione della lana, tra le quali “l’orditura” e la colorazione dei filati con le erbe.

Il MEOC ospita la “Mostra Permanente del Tappeto Aggese” con l’esposizione di diversi tappeti antichi mentre nella sala della tessitura si può assistere alla lavorazione al telaio a mano grazie alla presenza di tessitrici che ancora oggi portano avanti quest’arte antica.

La casa tradizionale è stata ricostruita con arredi d’epoca e oggetti d’uso quotidiano e un percorso attraverso le attività dell’economia domestica e la produzione alimentare (del vino, del pane, del formaggio, dell’olio di lentisco…). Una sezione è dedicata alla corale di Aggius con la possibilità di una consultazione multimediale.

I laboratori per gruppi e scolaresche permettono di conoscere le antiche tradizioni: la preparazione del pane della festa, la lavorazione della lana compresa la colorazione naturale, di tessitura, gli antichi giochi di strada, il laboratorio sartoriale con ricostruzione delle bambole di pezza, di bella grafia, sulle erbe aromatiche e mediche.

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