Dal 18 al 22 giugno gli spazi di Sa Manifattura, a Cagliari, ospitano la XXIII edizione del Grande Teatro dei Piccoli, la rassegna ideata e organizzata dalla compagnia Is Mascareddas, in collaborazione con Sardegna Ricerche e sotto la direzione artistica di Donatella Pau. Cinque giornate di spettacoli, giochi e laboratori che trasformano l’ex manifattura tabacchi in uno spazio dedicato all’infanzia e alle famiglie, tra fiabe, miti, leggende e mostri, reali o immaginari.
Il festival si propone di fare del teatro un luogo di incontro e riflessione, oltre che di intrattenimento. Burattini, giocoleria, teatro da tavolo e circo diventano strumenti per affrontare paure e misteri dell’infanzia, attraversarli e condividerli all’interno di una comunità. L’idea, spiega Donatella Pau, è quella di usare le storie per aiutare i bambini e le bambine ad accogliere l’ignoto attraverso l’esperienza collettiva della scena.
La rassegna si apre mercoledì 18 giugno alle 17:30 con l’Atelier Orchesco curato dall’illustratore Riccardo Atzeni: un laboratorio in cui ciascun partecipante può farsi ritrarre con tratti fantastici. A seguire, il primo spettacolo della compagnia Claudio e Consuelo, “Fiabirilli”, propone storie e gag con musiche dal vivo e attrezzi da giocoliere. La serata prosegue con i Pupi di Stac e “Il drago dalle sette teste”, spettacolo di burattini in baracca, che racconta le avventure di un pescatore e del suo improbabile arsenale magico.
Giovedì 19 giugno si riparte con lo stesso spettacolo dei Pupi di Stac, seguito da una novità per il pubblico isolano: “Le penne dell’orco”, della compagnia Teatro delle Dodici Lune, una fiaba con principesse rapite e creature salvifiche che intreccia avventura e colpi di scena. Nella stessa giornata, arriva anche la “Cucina errante” di Claudio e Consuelo, un insolito duo di cuochi viaggiatori che sposta il teatro sul piano della narrazione itinerante.
Il 20 giugno si prosegue con “Racconti e meraviglie” di Vladimiro Strinati, una selezione di fiabe e leggende dall’Emilia-Romagna che impiegano oggetti e figure. In serata debutta “Il buono, lo gnomo e il cattivo”, altro titolo del Teatro delle Dodici Lune, che alterna racconto e burattini per riflettere, con leggerezza, su grandi temi esistenziali a partire da una novella toscana.
Sabato 21 giugno tornano le storie con “Scarpe”, portato in scena da Serena Di Blasio, seguita da “Aspetta mo’”, un nuovo spettacolo di Vladimiro Strinati che rilegge il repertorio romagnolo in chiave femminile. Nelle giornate di sabato e domenica fa il suo ingresso anche “Babb’orcu”, fiaba tradizionale sarda proposta da Betti Pau e ispirata ai racconti raccolti da Francesco Enna.
L’ultima giornata, domenica 22 giugno, si apre con “Io sono B” di Serena Di Blasio, la storia di un bambino che cresce in una società iperprotettiva. A chiudere l’edizione 2025 è la compagnia Is Mascareddas con “A&C – Anima e Cuore”, omaggio all’arte dei burattini e ai quarant’anni di attività della compagnia, con la regia firmata da Tonino Murru e Donatella Pau.
Tutti gli spettacoli iniziano alle 18 e sono intervallati dai GLE – Grandi Giochi di Legno dell’associazione culturale Lughené. La biglietteria è attiva presso lo Spazio TAB in viale Regina Margherita 33. I biglietti sono disponibili al costo di 6 euro (intero), 3 euro (ridotto per gruppi da 4 persone) e 10 euro per due spettacoli nella stessa sera. Per informazioni: [email protected] – tel. 3465802580 | 3318655693 | 3409201092.