“Eppoinulla”, a Lo Teatrì di Alghero un viaggio dissacrante e divertente nel mondo della poesia

Il poeta e attore sassarese Alessandro Doro in scena con il suo spettacolo di poesia performativa, un monologo tra parole, suoni e proiezioni per sviscerare l'anima della poesia, tra nonsense, kitsch e omaggi ai grandi maestri

Venerdì 15 marzo, alle ore 20, a Lo Teatrì di Alghero arriva il poeta, attore e musicista sassarese Alessandro Doro con il suo spettacolo “di” poesie, o “con” poesie “Eppoinulla”, un coinvolgente monologo arricchito da suoni e proiezioni e vorticante intorno al potere suggestivo, emotivo, dissacrante, esilarante della parola poetica. Sul palco anche l’attrice Celine Brynart.

Campione regionale nel 2017 di Poetry Slam Sardegna, Alessandro Doro è uno dei fondatori del collettivo poetico Grande Nave Madre. Dal 2017 porta in giro la sua produzione slammistica con “Di insetti, arrotini e altre amenità”, da cui ha poi sviluppato lo spettacolo “Eppoinulla” prodotto da Meridiano Zero Teatro.

La serata è proposta dall’associazione CAATS, Cunsorziu Artistas Artesanos Turritanos Sardos, che in questi mesi sta dando vita a una serie di eventi di poesia performativa e poetry slam, tra lo Spazio Bunker a Sassari e Lo Teatrì di Ignazio Chessa ad Alghero.

Come spiega l’autore e interprete, “Eppoinulla” è un monologo «nato impulsivamente dall’esigenza di elaborare una specie di reading in cui presentavo le mie poesiole, prevalentemente nonsense, che da un po’ propongo sui palcoscenici più disparati. La cosa mi è sfuggita di mano e da uno spettacolo “di” poesie è diventato innanzitutto uno spettacolo “con” poesie (sarebbe più appropriato chiamarle esperimenti, prove, esercizi di linguaggio poetico). Nell’ora e mezza che dura, parlo e parlo, sviscerando ogni singola parola, fonema, scherzo, rimando, senza tralasciare le circostanze in cui questi sono stati architettati. Ecco, alla fine dei conti mi pare uno spettacolo “sulla” poesia; i miei versi, o pseudo tali, sono un pretesto per mostrarne alcuni aspetti, smascherarne dei trucchi».

Lo spettacolo, originale divertissement che non rinuncia al kitsch, è diviso in tre sezioni: “Le variazioni”, “Le antifilastrocche” e “Le tragedie”, con una pre-azione, un intermezzo e un commiato. Il reading è arricchito da slide, video, interventi audio, che costruiscono una rete capace di catturare sensi, suoni, riferimenti, suggestioni. Insieme alla produzione poetica dell’autore, allo spettacolo contribuiscono, come evocati nel corso di una trance poetica, i poeti futuristi, Petrolini, Shakespeare, Toti Scialoia, Vittorio Gassman, il padre della poesia sonora Arrigo Lora Totino.

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