Si parte dunque lunedì 14 ottobre, dalle 10:00, con l’edizione numero quattro di un festival nato con l’obiettivo di promuovere un turismo diverso, fatto di esperienze, che coinvolge i visitatori facendoli partecipare a quelle attività che caratterizzano il tessuto produttivo del Parteolla.
“Atobius”, in sardo, significa “incontri” e rispecchia appieno lo spirito dell’evento, quello di creare occasioni di incontro tra i visitatori e il territorio e chi lo abita, incontri fatti di partecipazione attiva, esperienziale, appunto. Atobius è dedicato a tutti coloro che amano scoprire il lato autentico e alternativo dei luoghi che visitano, che si trovino in Sardegna o a Cagliari in questi giorni, o che desiderino immergersi nelle tradizioni locali e vivere esperienze uniche, lontano dai soliti itinerari turistici. Un evento all’insegna anche della convivialità che culminerà con il pranzo campestre di lunedì 14.
Il Festival Atobius – Incontri di culture si svolge in maniera diffusa su tutto il territorio di Dolianova, si articola in 6 giornate che prevedono visite e degustazioni guidate. Un’occasione per conoscere da vicino il vino, prima di tutto e l’olio, prodotti di una zona vocata che offre eccellenze di alta qualità, ma anche formaggi e lavori artigianali la cui origine si tramanda da generazione in generazione, un modo per vivere un angolo di Sardegna partendo dal suo cuore: le tradizioni locali.
Il programma prevede la visita alle Cantine: si ripercorrono le tappe principali della storia dell’azienda e del Parteolla e, sotto la guida di sommelier esperti, si partecipa alle degustazioni dove è possibile imparare a riconoscere le caratteristiche dei vini, tutti i segreti della loro produzione e gli abbinamenti coi cibi ai quali si possono accompagnare meglio.
Ci sarà l’occasione per vivere l’esperienza della raccolta delle olive, partecipare a una incantevole passeggiata tra gli ulivi secolari nell’agro di Dolianova, visitare un oleificio e degustare l’olio per coglierne tutte le qualità legate alle peculiarità del luogo. Si tratta di uno dei frantoi più importanti della Parteolla (dal latino Pars Olea), in attività dal 1962, costruito per volontà di 31 cittadini e olivicoltori di Dolianova allo scopo di migliorare qualità, produttività e commerciabilità di un prodotto già eccellente per natura.
La visita prevede una tappa nell’area produttiva dedicata alle olive da mensa, per poi proseguire nel frantoio. Giunti alla sala degustazione, sarà proiettato un video-racconto di tutte le fasi di produzione dell’olio, dalla raccolta alla molitura e imbottigliamento e si concluderà con la degustazione guidata di alcuni prodotti. E come per i vini, i visitatori impareranno a riconoscere le caratteristiche visive e gustative differenti e gli abbinamenti corretti coi cibi.


Un turismo che viene chiamato esperienziale proprio perché si può vivere con i 5 sensi. E dunque saranno coinvolti tutti i sensi anche nel tour di un caseificio, con degustazione di formaggi e in un liquorificio, questa volta alla scoperta di un’altra delle eccellenze sarde: il liquore di mirto. L’esperienza prevede la visita ad un liquorificio artigianale. Completata la visita dell’area produttiva, con la guida di un esperto, i partecipanti si cimenteranno nella preparazione del mirto artigianale, seguendo la ricetta del liquorificio. Al termine dell’attività potranno portare a casa un bottiglia da 10 cl del mirto prodotto con le proprie mani.
Ma un’esperienza turistica passa anche dal sapere artigianale e creativo dell’abilità manuale. Per questo, durante la serata conclusiva del festival di Atobius 2024, il 19 ottobre a partire dalle 18:00 e fino alle 23:00, sarà possibile partecipare a laboratori, organizzati nel centro di Dolianova, in cui saranno gli stessi visitatori, guidati dagli artigiani, a cimentarsi nella realizzazione di quegli oggetti che facevano parte della quotidianità e che non mancavano nelle case del Parteolla.
Dalle paste fresche ai “gavorrinos”, per apprendere le tecniche di preparazione del dolce tipico di Dolianova, ottenuto con uova, zucchero, farina, tante mandorle e deliziosi canditi , ai cestini, passando per i coltelli, la ceramica, le sedie e la tintura delle lane a cura dell’Associazione medievale “Memoriae” Dolia Episcopatum, i visitatori, partecipando ai laboratori, grazie alla guida sapiente di artigiani come il ceramista Nanni Pulli, conserveranno il ricordo prezioso di una esperienza mai fatta prima.
Per conoscere il programma completo della manifestazione visitare il sito web faiculture.it.
































