Domani, sabato 13 maggio, alle ore 11:00 presso la sede della Fondazione di Sardegna in Via San Salvatore da Horta 2 a Cagliari, Giagu Ledda presenta il volume “Ditzionàriu de tèrmines mèdicos. Plurilìngue, terminològicu, istòricu”, pubblicato da NOR nella collana Paràulas.
Coordina l’evento il giornalista Tonio Pillonca. Intervengono Tonino Serra, medico e scrittore, Nicolò Migheli, sociologo e scrittore, e Maurizio Virdis, professore di Filologia e di Linguistica romanza. Sarà presente l’editore Francesco Cheratzu.
Il “Dizionàriu de tèrmines mèdicos” si compone di circa 13.000 lemmi e locuzioni; ciascun articolo contiene le seguenti informazioni: lemma, voce o locuzione di cui tratta ogni singolo articolo; indicazioni grammaticali; versione del lemma in altre cinque lingue: italiano, catalano, ca- stigliano, francese, inglese; definizione ed etimologia del lemma; note storiche.
Il gruppo più numeroso nella terminologia medica in ogni lingua di prestigio è quello composto da formanti colti, forme prefissate e suffissate derivate da parole greche o latine combinate tra loro.
Seguendo la tendenza della lingua scientifica l’autore ha preferito usare per la formazione dei lemmi le forme colte con adattamento morfologico, fonetico e grafico al sardo, invece delle popolari, facendosi aiutare dalle lingue storicamente in contatto con la sarda. Il modello di scrittura che ha seguito nella stesura del dizionario, è un modello sopradialettale, con la finalità di stabilire un sistema operativo “lingua” il più omogeneo possibile, comprensibile da tutti e aperto, come nelle altre lingue, a modifiche ortografiche.
«L’obiettivo che mi ero fissato nella redazione di questo dizionario era quello di creare un riferimento scritto per poter facilitare al personale sanitario la comunicazione e la stesura di documenti in un sardo moderno e colto, superare pregiudizi nei confronti della lingua sarda, contribuire a eliminare la povertà lessicale della terminologia medica sarda, proporre neologismi medici nella mia lingua e, di questo sono particolarmente lieto, offrire il mio lavoro a tutti gli interessati alla normalizzazione, rinascita ed espansione del sardo. Il passar del tempo rende incompleta qualsiasi pubblicazione scientifica e un’opera come questa inoltre non è esente da imprecisioni ma, con interventi e consigli di esperti, vi potrà essere una seconda edizione con i miglioramenti necessari.»
Giagu Ledda è nato a Uri (Sassari) nel 1949. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Barcellona, specializzato in Anestesiologia e Rianimazione, Master in Terapia del Dolore; ha svolto tutta la sua attività professionale come medico ospedaliero nella sanità pubblica catalana.
Di lingua materna sarda, è impegnato da diversi anni nella difesa e riappropriazione della lingua e della cultura di Sardegna; ha collaborato e collabora con articoli a riviste sarde cartacee e digitali. Le sue traduzioni in lingua sarda sono: dall’italiano ha tradotto la novella “Pòju Luàdu” di Maria Giacobbe (2012) e la novella “La madre” di Grazia Deledda (2016); dal castigliano ha tradotto in una rivista online oltre duecento poemi di Federico García Lorca e altri poeti e diversi racconti di Gabriel García Màrquez e altri scrittori; dal catalano ha tradotto la novella di Mercè Rodoreda, “La plaça del Diamant” (2008), “Escalibor” di Alexandre de Riquer, in versione in prosa (2012) e i saggi “Elogi de la paràula” ed “Elogi de la poesia” di Joan Maragall (2015).