Prima città italiana, Cagliari ospiterà, in contemporanea con San Diego in California, la mostra “Galileo Galilei – Misurare l’infinito” che è stata allestita nella Passeggiata Coperta del Bastione di Saint Remy e sarà visitabile dal 12 marzo al 12 giugno 2022.
A 380 anni dalla sua morte, il capoluogo sardo, su iniziativa dei Musei Civici in collaborazione con Orientare s.r.l., ha realizzato una suggestiva installazione che, pensata per i bambini, susciterà l’interessa anche dei più grandi. E il coinvolgimento sarà dato non solo dai pezzi messi in esposizione, tra i quali spicca il suggestivo “Dialogo” attualmente custodito dalla Biblioteca Universitaria di Cagliari, ma anche dalla location prescelta.
Nella Passeggiata Coperta, infatti, non solo è stata data forma alle creazioni di Galileo, ma sono anche stati allestiti degli spazi didattici e delle zone creative dove i più piccoli potranno cimentarsi nello sperimentare quanto visto nella mostra. Il tutto all’interno di uno scenario che è stato totalmente utilizzato per mostrare ai visitatori anche la bellezza di tutta la struttura.
“Una mostra che mette in evidenza il genio di Galileo Galilei, uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica”. Questo il primo commento dell’Assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, Maria Dolores Picciau in apertura della conferenza stampa di presentazione della mostra che si è tenuta ieri nel cuore del Bastione di Saint Remy.
“Molto suggestivo – ha proseguito l’Assessora Picciau – il titolo legato alla misurazione dell’infinito perché fa capire come l’uomo, fin dall’antichità ha sempre avuto il desiderio di conoscere il mondo e in qualche modo di misurarlo per dominarlo. Tramite macchine, documenti inediti e pannelli didattici, il visitatore viene accompagnato in un percorso interessante che ha parecchi punti di forza, tra i quali spicca la Passeggiata Coperta, un luogo suggestivo e magico che accompagna la magia della mostra”.
“Oltre al lavoro divulgativo e scientifico – ha aggiunto Enrica Anedda Endrich, presidente della Commissione Cultura – la mostra è importante perché è in linea con gli obiettivi dell’amministrazione di valorizzare i suoi luoghi più belli come questo in modo da aumentare gli spazi espositivi. Il tutto in una mostra che non è arrivata preconfezionata da fuori ma che è stata messa insieme a Cagliari e che, anzi, potrà, mi auguro, essere esportata”.

Alla conferenza stampa che è stata anche l’occasione per una preview dedicata agli organi di informazione, hanno partecipato anche il Direttore della Biblioteca Universitaria di Cagliari, Martino Marangon, Davide Recano de “Le macchine di Galileo” e Alessandro D’Ambrosio di Orientare s.r.l. che per conto dei Musei Civici ha co-prodotto la mostra.
“Grazie a questa cooperazione tra enti, possiamo fare in modo che – il pensiero di Martino Marangon – i musei si visitino, le biblioteche si consultino, con una fruizione più immediata e di interesse. Un modo, quello di dare il nostro contributo, che porta la biblioteca ad essere non più un luogo polveroso ma il massimo della vivacità”.
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Davide Recano – è quello di esportare dalla Toscana in tutto il mondo la meccanica e gli studi fatti da questi geni come Galileo Galilei. E abbiamo dato la possibilità ai bambini e agli adulti di toccare con mano le macchine create. Ci sono voluto anni di studio per arrivare ad una mostra come questa e adesso, in contemporanea, sta partendo come prima data in Italia a Cagliari e a San Diego in California”.
Soddisfatto anche Alessandro D’Ambrosio che ha voluto sottolineare anche la tripla traduzione dei pannelli espositivi, in italiano, inglese e sardo, oltre al fatto che la mostra è eco-friendly. “Abbiamo riutilizzato le attrezzature e i materiali espositivi di precedenti mostre, opportunamente adattati. E con i testi tradotti anche in sardo, crediamo ci dia modo di aumentare la diffusione e conservare questa prerogativa”.