Come ci si innamorava in Sardegna negli anni del Secondo Dopoguerra? Quali erano i riti, i gesti e le consuetudini che accompagnavano i fidanzamenti e i matrimoni nell’Isola tra gli anni Quaranta e Cinquanta?
Sono questi i temi al centro del terzo volume di “Raccontando d’Amore”, opera antologica pubblicata dall’Editoriale Documenta con la consulenza scientifica della Biblioteca di Sardegna, che raccoglie quaranta nuovi racconti provenienti da trentaquattro comuni sardi. Il libro si presenta come un vero breviario dei sentimenti del Dopoguerra, tra silenzi, sguardi rubati e affetti taciuti, offrendo uno spaccato della Sardegna dell’epoca, segnata dalle difficoltà del periodo e da tradizioni spesso dimenticate.
I racconti restituiscono la memoria di un tempo in cui l’amore si esprimeva con riservatezza, attraverso piccoli gesti e parole non dette, sullo sfondo delle difficoltà economiche e sociali successive al conflitto mondiale. Le storie raccolte documentano riti di corteggiamento, fidanzamenti e matrimoni, raccontando una Sardegna profondamente legata alle proprie consuetudini civili e sociali.
La presentazione del volume sarà al centro di un ampio tour che prenderà il via venerdì 11 luglio, alle 21, in piazza Odeon a Ittiri, con un incontro in cui interverrà la curatrice Patrizia Marmillata, introdotta da Giovanna Scanu, con letture affidate a Domenico Soggia.
Il ciclo di appuntamenti proseguirà il 13 luglio a Posada, il 15 a Sagama, il 18 a Ollolai e Uri, il 20 a Ortacesus, il 21 a Morgongiori, il 24 a Pompu, il 25 a Sardara, il 26 a Laconi, il 29 a Serrenti, il 31 a Lunamatrona e Osilo, il 1° agosto a Sorgono, il 4 a Flussio, il 6 a Villacidro, il 7 a Putifigari e l’8 agosto a Gesturi e Sant’Antioco. Altre date sono in via di definizione in numerosi comuni tra cui Belvì, Bosa, Calangianus, Cargeghe, Esterzili, Guamaggiore, Guasila, Iglesias, Narbolia, Santadi, Silì, Siniscola e Villaputzu.
L’opera si inserisce nell’ambito delle attività della Biblioteca di Sardegna, ente di studio che dal 2005 promuove ricerche etnografiche sul territorio regionale. In quasi vent’anni di lavoro, la Biblioteca ha raccolto un archivio composto da circa 210 mila fotografie e oltre 4 mila testimonianze orali, offrendo una vasta documentazione sul primo settantennio del Novecento nell’isola.
































