A Ulassai il dialogo tra Maria Lai e Albrecht Dürer nella mostra “Il respiro di un viaggio”

Dal 13 dicembre al 15 marzo 2026, la Fondazione Stazione dell’Arte e il CaMuC ospitano un percorso che intreccia spiritualità, tempo e immaginazione tra due maestri distanti cinque secoli

CaMuC, la Casa Museo Cannas a Ulassai

CaMuC, la Casa Museo Cannas

La Fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai propone un nuovo dialogo tra epoche e linguaggi con la mostra “Maria Lai – Albrecht Dürer: il respiro di un viaggio”, un progetto espositivo che unisce la forza simbolica dell’opera della grande artista sarda alla profondità umanistica del maestro del Rinascimento tedesco. L’inaugurazione è fissata per sabato 13 dicembre alle 11:00 presso il CaMuC di via Garibaldi 49, a Ulassai, e l’esposizione sarà visitabile fino al 15 marzo 2026, tra la sede della Stazione dell’Arte e il CaMuC.

Curata da Marco Peri, direttore della Fondazione, insieme a Luca Baroni, storico della grafica e dell’incisione, la mostra si costruisce come un percorso in due tempi: da un lato, le incisioni di Dürer aprono un varco sulla sensibilità rinascimentale, dall’altro, le opere di Lai ne raccolgono l’eredità trasformandola in un linguaggio intimo e contemporaneo. Al centro del progetto si collocano due nuclei tematici, il respiro e il viaggio, intesi come simboli del ritmo interiore e del cammino dell’artista alla ricerca di senso e trasformazione.

Tra le sale sono esposti alcuni dei maggiori capolavori grafici di Albrecht Dürer, provenienti da importanti collezioni private, tra cui “Melancolia I”, “Il Cavaliere”, “La Morte e il Diavolo”, “Il figliol prodigo” e “Il Mostro Marino”. Le incisioni testimoniano la capacità dell’artista di coniugare rigore tecnico, introspezione e sensibilità per il mistero e la natura, elementi che trovano una sorprendente eco nell’opera di Maria Lai.

L’artista di Ulassai si presenta con una selezione di lavori che spaziano dai Presepi ai Libri cuciti e in ceramica, dai Pani alla Via Crucis del filo bianco, creando un contrappunto visivo e concettuale che mette in dialogo materiali poveri e visioni universali. Nella sua ricerca affiorano i segni di una tradizione arcaica, reinterpretata come linguaggio simbolico capace di parlare al presente e di collegarsi alle grandi domande dell’esistenza.

“L’incontro tra i due artisti – spiega Marco Peri – si concentra sui temi del mistero, della spiritualità, del tempo e dell’immaginazione, restituendo continuità alle questioni che attraversano la storia dell’arte. Maria Lai e Albrecht Dürer, pur separati da cinque secoli, condividono la tensione verso l’indicibile e la ricerca di un equilibrio tra visione e costruzione”.

La mostra resterà aperta dal martedì alla domenica (9:30-13:30 e 14:30-18:30, chiusura il lunedì). Le visite guidate sono comprese nel biglietto e si tengono ogni giorno alle ore 9:30, 11:00, 14:30 e 16:00.
Per informazioni su orari e biglietti: 350.1322810 – stazionedellarte@tiscali.it.

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