Sabato 7 dicembre, nella chiesa di Santa Chiara a Oristano, si celebra la conclusione del progetto “Santa Chiara DTrecento. Ricostruzione virtuale per la conoscenza e valorizzazione del monumento medievale”.
L’iniziativa, nata nell’ambito del programma nazionale “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, culmina con l’inaugurazione di un innovativo totem digitale interattivo, che sarà disponibile per i visitatori per l’intera giornata, dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:00.
Il progetto trae origine dal censimento “I Luoghi del Cuore” del FAI, a cui il monastero di Santa Chiara ha partecipato nel 2022 grazie alla candidatura delle Clarisse Urbaniste. Una rete di cittadini e appassionati si è mobilitata per raccogliere le firme necessarie, sostenuta dalle Giornate FAI d’Autunno dello stesso anno. L’apertura straordinaria del monastero ha suscitato un notevole interesse, portando a un risultato di 8.094 voti, che ha garantito al monastero il primo posto in Sardegna e il 30° a livello nazionale su oltre 39.000 candidature.
Questo successo ha permesso al monastero di accedere al Bando per il restauro e la valorizzazione del FAI, conquistando un contributo significativo per la realizzazione del progetto “Santa Chiara DTrecento”.
L’installazione del totem rappresenta un passo decisivo nella valorizzazione del complesso religioso. Grazie a tecnologie avanzate come la fotogrammetria, le riprese aeree e la realtà virtuale, il totem offre una ricostruzione dettagliata della chiesa trecentesca, trasformata nel Novecento da interventi strutturali. I visitatori potranno esplorare modelli 3D di elementi storici significativi, come l’epigrafe del 1348 dedicata a Costanza di Saluzzo e le sette mensole lignee originali, oltre a una ricostruzione virtuale dell’intera chiesa medievale.
Il dispositivo consente inoltre di accedere a trenta schede di sintesi che illustrano l’evoluzione storica e artistica del monumento, oltre a un tour virtuale di ambienti del monastero normalmente preclusi al pubblico per la clausura. Tra i contenuti di spicco, un affresco trecentesco, scoperto negli anni 2000 e riprodotto in altissima risoluzione, che i visitatori potranno esplorare nei dettagli, accompagnati da descrizioni che ne contestualizzano le scene e i personaggi.
Il progetto ha visto la collaborazione di un team di studiosi e tecnici sotto la guida di Andrea Pala, professore di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università di Cagliari. Al suo fianco, Vincenzo Bagnolo, docente di Disegno presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Nicoletta Usai, storica dell’arte medievale, e Rossella Sanna, architetta responsabile dei lavori di restauro. Fondamentale è stato il contributo del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari e delle nuove scoperte documentali emerse nell’ultimo anno. “La complessa vicenda storica e artistica dell’edificio medievale e moderno meritava di essere conosciuta da un pubblico più ampio”, ha dichiarato il professor Pala.
Il totem, progettato per garantire un’ampia accessibilità, è utilizzabile da utenti di tutte le età e abilità. I contenuti sono disponibili in italiano e inglese, con un’interfaccia touch che consente un’interazione intuitiva. A introdurre l’esperienza, un’animazione basata sul sigillo più antico del monastero, custodito in archivio per la sua fragilità.
Suor Chiara Demurtas, Abbadessa delle Clarisse Urbaniste, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: “Grazie al FAI e a coloro che hanno contribuito, da questo momento la nostra casa e il vasto e vario patrimonio religioso, artistico e storico che conserva saranno valorizzati e conosciuti in modo sempre più approfondito. Il nostro Luogo del Cuore è diventato il Luogo del Cuore di tutti”.
A partire dall’8 dicembre, la chiesa sarà aperta tutti i giorni dalle 16:00 alle 18:00, ampliando le opportunità di accesso e conoscenza per la comunità locale e i visitatori.