“Sa Poesia Banaresa”, ossia una serata per ricordare il poeta eterno Barore Sassu e, al tempo stesso, per onorare il poeta vivente Angelo Porcheddu. Domenica 10 settembre, Banari (tra rime, aneddoti e musica) partirà dalle proprie radici letterarie per un’iniziativa culturale che nasce da un’idea dell’amministrazione comunale e che si concretizza con l’ausilio dello sportello linguistico del Meilogu gestito dall’associazione Àndala noa.
Alle 18:00 si terrà infatti, con la collaborazione della Proloco, una performance recitata e musicata con l’operatore linguistico Mauro Piredda e i musicisti Luciano Sezzi (sassofonista) e Andrea Fenu (pianista). I tre, che negli ultimi anni hanno messo in scena alcuni spettacoli in sardo sulla figura di Bertolt Brecht e su alcuni romanzi come “S’Àrvore de sos tzinesos” di Larentu Pusceddu, “Il Messicano” di Jack London e “Ventimila leghe sotto i mari” di Jules Verne, questa volta proporranno un excursus recitato sui due grandi interpreti banaresi della pòiesis sarda.
Sassu, 54 anni sui palchi, è conosciuto in tutta la Sardegna per le sue sfide con altri grandi dell’endecasillabo a bolu (su tutti Remundu Piras e Pepe Sozu) e per la sua caratteristica verve teatrale unita a un’alta capacità estemporanea di veicolare concetti di spessore. Porcheddu, con premi e riconoscimenti nei più rinomati concorsi isolani (da Ozieri a Posada) è uno tra i più grandi compositori de meledu insieme a Giuanne Fiore, Jubanne Piga e tanti altri maestri della letteratura in versi.
Nelle parole del Sindaco Francesco Basciu “L’evento ha lo scopo di attivare percorsi e sensibilità culturali proprio partendo da chi ha lasciato una testimonianza orale e scritta in questo paese e in Sardegna attraverso l’uso creativo della lingua sarda. Chiunque associa Banari a ‘sa ‘idda de tiu Barore’ per via delle sue gare in ogni angolo dell’isola. E chiunque, nel mondo della poesia a taulinu, riconosce a Porcheddu le sue capacità di creare quadri di messaggi umani dove diverse sono le sfumature di colore, dai dubbi del tempo alle speranze dei singoli e delle comunità”.
L’appuntamento è nella piazzetta comunale di Largo Gramsci, piccola agorà civica nei pressi del municipio, meglio conosciuta come Sa Pramma per via della storica pianta che alta svetta nel centro storico del piccolo paese del Meilogu.