Venerdì 7 e sabato 8 aprile, con doppio spettacolo alle 19 e alle 21, lo Spazio Bunker di Sassari apre le porte per il quinto appuntamento della rassegna “Teatri in via d’estinzione” organizzata dalla compagnia teatrale Meridiano Zero, ospitando la performance epistolare partecipativa di e con Maria Luisa Usai “I’ll write you something new” – produzione Spazio T. / Mamatita Festival.
La rassegna iniziata il 14 gennaio ospiterà ogni due settimane proposte di diverse aree artistiche: musica, teatro contemporaneo, danza, performance, incursioni multimediali.
“I’ll write you something new” è una performance che utilizza la comunicazione epistolare come strumento per interrogarsi sulla realtà del presente, intrecciando la partecipazione attiva del pubblico.
“Nella primavera del 2020 ho avuto paura che il mondo fuori dalla mia finestra scomparisse e scomparissi anche io. Non ho mai scritto una lettera d’amore ma, negli ultimi anni, ho scritto quasi un centinaio di lettere a persone sconosciute. Scrivere a sconosciuti attiva la possibilità di un dialogo nella sospensione dell’attesa: un dialogo in assenza, che conserva le cancellature della penna, la materialità del foglio di carta, la fisicità della grafia di parole scritte a mano”.
La performance nasce come naturale seguito all’azione epistolare iniziata durante la pandemia: le lettere inviate, e soprattutto i frammenti di risposte ricevute, costituiscono parte dei materiali del lavoro performativo.
Un grande tavolo a cui siedono pubblico e autrice, un’isola di scrittura, dove si trovano brutte copie di lettere che realmente sono state inviate, francobolli, cartine geografiche, fogli bianchi e fogli scritti che i presenti sono invitati a toccare e a leggere.
Alle riflessioni intime sulla dilatazione del tempo e sull’attesa di ricevere una risposta, seguono l’apertura e lo svelamento delle lettere ricevute da perfetti sconosciuti/e. Le risposte scritte da cittadini comuni appaiono così sul tavolo e sullo schermo, uno zoom sulle parole degli altri, sulle diverse grafie, un viaggio semantico e visuale tra le parole, attraverso frammenti di dialoghi germogliati via posta.
L’autrice racconta la propria esperienza, ed invita il pubblico a scrivere di proprio pugno una nuova lettera che verrà inviata a un nuovo indirizzo, contribuendo a sua volta al processo creativo.
L’esperienza solitaria dello scrivere diventa un’esperienza condivisa, un atto intimo si trasforma in un’azione pubblica. In questo modo si compie la genesi di un meccanismo epistolare che continua dopo la fine della performance. La solitudine della scrittura entra “in scena” nel presente, producendo effetti imprevedibili e generando nuove connessioni.
La capienza è limitata, si consiglia la prenotazione: spaziobunker@gmail.com – WhatsApp 346/3771111.