Trenta opere inedite per riflettere sul nostro presente, reso oscuro e angosciante dalle guerre in corso. Si intitola “Solo macerie”, la mostra di Crisa, nome d’arte dell’artista cagliaritano Federico Carta, che sarà inaugurata giovedì 8 febbraio alle 18 nella Galleria Siotto di Cagliari, lo spazio dedicato alle esposizioni della Fondazione di ricerca “G. Siotto”, in via Dei Genovesi 114.
Curata da Alice Deledda e Chiara Manca, e realizzata in collaborazione con la galleria Mancaspazio di Nuoro, l’esposizione presenta opere materiche realizzate su mattonelle di recupero, trattate, dipinte e incise. Opere che riflettono la cifra dell’artista a suo agio con materiali di recupero, riqualificazioni e riflessioni sull’uomo e la sua influenza nell’ambiente.
Scrivono Alice Deledda e Chiara Manca nelle note di presentazione della mostra: “Il presente è oscuro. L’orizzonte è confuso, un unico grande colore che pervade e comanda. Brillano elementi di un bianco innaturale. Il nulla ha inghiottito ogni componente intima e l’umano inerme e abbandonato osserva un vago confine immaginario di cui non si vede fine. I residui di una passata esistenza sono riconoscibili dai segni che intagliano la materia, eco di una sensibilità perduta. Questo mondo non sembra essere fatto per la delicatezza. Ciò che è stato creato viene disgregato. È sulle rovine che si trovano specchiate le immagini di una civiltà che non si può più definire tale. E in queste stesse macerie, che in origine rappresentavano opera di confine, Crisa riesce a trovare gli elementi di una umanità nascosta e in allerta, pronta a sorgere dai propri resti”.
L’esposizione resterà visitabile sino al 25 febbraio dal giovedì alla domenica dalle 18 alle 20. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 070.682384.
Federico Carta in arte Crisa nasce in Sardegna nel 1984. Autodidatta, sperimenta il disegno sin da bambino. All’età di 12 anni inizia a dipingere graffiti sui muri per dedicarsi parallelamente alla pittura su materiali di recupero e su tela dopo qualche anno. Con il passare del tempo prosegue la sua ricerca in città, lungo le strade, sviluppando temi legati alla natura ma anche alla metropoli.
Sperimenta diverse tecniche e materiali, sviluppando uno stile personale di ricerca e di espressione. I suoi dipinti trattano di tematiche quali il degrado urbano, l’ambiente, l’inquinamento, il rapporto tra l’uomo e la natura. Tali tematiche prendono forma principalmente all’interno di un contesto urbano rappresentato attraverso numerosi simboli del suo immaginario poetico: antenne, lavatrici, fabbriche, palazzi, aree desolate, discariche.
Ha realizzato numerosi murales e progetti per spazi pubblici in varie città e periferie del mondo. Nel 2019 ha realizzato il progetto “Tracce Asia 2562” tra la Thailandia, il Laos e il Vietnam.