Éntula, il “festival letterario diffuso con la Sardegna”, quest’anno compie dieci anni e rinnova la propria missione: facilitare la fruizione della cultura fino ai più piccoli e isolati paesi della Sardegna, facendo della lettura un’occasione per fare comunità.
Questa la dichiarazione dell’Associazione Lìberos: “Per un festival è come se fosse la maggiore età: diventare maggiorenni significa maggiore libertà, ma anche maggiore responsabilità per noi; non adagiarci sui risultati raggiunti, ma considerarli un nuovo punto di partenza per continuare a crescere, una sempre maggiore cura nella qualità della proposta e un’attenzione ancora maggiore per i territori poco o mai raggiunti.”
Éntula apre la decima edizione con il tour dello scrittore Antonio Pascale: il 7 aprile alle 08:30 a Sassari, all’Istituto Tecnico Agrario “Nicolò Pellegrini” l’autore incontra gli studenti in un evento chiuso al pubblico; a seguire, appuntamento alle 11:30 a Valledoria, giardini di Via De Gasperi e alle 18:00 a Sassari, Biblioteca Universitaria di Piazza Fiume. Venerdì 8 aprile l’autore sarà alle 10:00 a Fordongianus, in località Su Legau. Per l’occasione l’autore farà un monologo.
Antonio Pascale, nato a Napoli nel 1966, è vissuto a Caserta, poi a Roma, dove lavora. È scrittore, saggista, autore teatrale e televisivo e ispettore presso il Mipaaf. Per Einaudi ha pubblicato, tra gli altri, La città distratta, Ritorno alla città distratta, La manutenzione degli affetti, Passa la bellezza, Scienza e sentimento, Le attenuanti sentimentali, Le aggravanti sentimentali e La foglia di fico. Collabora con «Il Mattino», «Il Foglio», per cui dirige il bisettimanale di agricoltura «Agrifoglio», «Rivista Studio», «Link. Idee per la tv», «Mind», «Le Scienze», «limes» e ha un blog sul «Post». Si occupa di divulgazione scientifica.
Il libro “La foglia di fico” (proposto da Francesco Piccolo al Premio Strega 2022) racconta di un uomo che più vive più dimentica, più desidera più si abbatte, più legge e apprende, più si ritrova confuso e impaurito: un po’ come tutti. Per questo cerca qualcosa di stabile, dei punti di orientamento ben visibili. Solo che lui, a differenza di tanti, si rivolge alle piante, costruendo una sorta di romanzo atipico, in cui ogni puntata è come un viaggio (nell’infanzia, nel tempo, con le donne). In fondo, queste magnifiche creature sono qui da molto prima di noi e saranno le ultime a morire. Le piante sono dei fari, racchiudono simboli millenari, essenziali, nitidi. Riescono a sfidare le avversità e quindi ci offrono un modello di resistenza, perché con tenacia mettono in mostra la potenza delle contraddizioni: il desiderio di vivere e amare (espresso dal ciliegio) che può procurare frustrazione e insicurezza; la forza (della quercia) che ci può abbandonare all’istante, buttandoci nello sconforto; la democrazia come processo di adattamento tra profondità e superficie (l’olivo); la necessità di un rito di passaggio (grano), di un viaggio che comprenda una morte per rinascere. Questo libro è un oroscopo, un sismografo, una macchina del tempo, oltre che una sorta di botanica dei sentimenti. D’altra parte le piante sono uno strumento d’eccezione per affrontare la nostra misteriosa, divertente, intricata natura: somigliano a noi più di quanto avremmo mai creduto. Al mondo esistono gli esperti di piante ed esistono gli scrittori: poi esiste Antonio Pascale, appassionato conoscitore della natura, uno dei narratori più apprezzati della sua generazione. Come nessun altro sa interrogare gli alberi, ascoltandone la storia e l’intrinseca bellezza.
Di seguito i link diretti ai primi tre eventi del festival: Valledoria, Sassari, Fordongianus.
Al tour inaugurale dello scrittore Antonio Pascale seguiranno 8 mesi di presentazioni e incontri con autori sardi e italiani nei piccoli e grandi centri della Sardegna, dove la comunità di Lìberos, composta da lettori e lettrici, biblioteche, librerie, associazioni, scrittori e scrittrici potrà ritrovarsi.
Questi i nomi già confermati di questa decima edizione: Antonio Pascale, Simona Baldelli, Cristian Mannu, Igiaba Scego, Roberta Balestrucci, Gherardo Colombo, Andrea Franzoso, Piergiorgio Pulixi, Chiara Valerio, Dacia Maraini, Roberto Cotroneo, Tommaso Avati, Daria Bignardi, Francesco Guglieri, Giancarlo Biffi, Giorgio Fontana, Fabio Geda. Diverse le tematiche importanti per la nostra società che, mano a mano, verranno affrontate: divario di genere, ambiente, inclusione, giustizia sociale, legalità, memoria storica, relazioni familiari, sport.
A Valledoria e Fordongianus, due comuni che da sempre hanno creduto e sostenuto il festival Éntula, si terrà l’iniziativa “Per fare un albero ci vuole un libro“, con la collaborazione dell’Agenzia Fo.Re.STAS, per la piantumazione di oltre 400 alberi, divisi tra i due paesi.
A piantare gli alberi, presso i giardini di Via De Gasperi a Valledoria e in località Su Legau a Fordongianus, saranno chiamati bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia, elementari e medie. Le due amministrazioni si dicono entusiaste dell’iniziativa, per la valenza collettiva, per il protagonismo delle giovani generazioni e per la vocazione verde di questi momenti disegnati a stretto contatto con l’ente che in Sardegna si prende cura di territorio e ambiente, l’Agenzia Fo.Re.STAS.
I giardini di via De Gasperi a Valledoria erano già stati al centro di attività di riqualificazione in collaborazione con entità sociali del luogo e la località Su Legau a Fordongianus era stata premiata nell’ambito del bando I Comuni del Turismo all’Aria aperta 2012-2013.
Francesca Pala, Assessora alla Cultura, Sport e Pubblica Istruzione di Valledoria, dichiara: “L’Amministrazione di Valledoria è felice di portare avanti il progetto già intrapreso con l’associazione Lìberos e, in quest’occasione ancora di più, è felice nel coniugare l’amore per la natura con quello per la cultura…ospitando Antonio Pascale ed il suo libro. Siamo anche orgogliosi della costante e proficua collaborazione con la scuola primaria e secondaria di Valledoria. Questo, infatti, ci permette di avere un legame diretto con i nostri piccoli concittadini, rendendoli partecipi attivamente alle attività del loro Comune, della loro Casa”
Serafino Pischedda, Sindaco di Fordongianus, dichiara: “Il Comune è contentissimo di partecipare a questa iniziativa perché c’è lo spirito dell’educazione ambientale, c’è l’aspetto del rispetto e del voler essere a impatto zero; tutte cose che la nostra amministrazione sposa a pieno e che ritiene sia importante trasferire alle nuove generazioni. Ringraziamo l’associazione Lìberos, l’Agenzia Fo.Re.STAS e l’Istituto Comprensivo”
Per fare un albero ci vuole un libro nasce dalla promessa fatta da Éntula al suo pubblico di lettori e lettrici: piantare un albero per ogni libro venduto durante il festival nel 2020.
































