In base al bollettino annuale del Sistema informativo Excelsior, negli ultimi tempi, l’offerta di lavoro rivolta ai laureati è cresciuta in maniera esponenziale.
A fronte di ciò, però, le aziende riscontrano serie difficoltà nel reperire risorse come paramedici, ingegneri e, soprattutto, economisti.
Laurea in Economia: la più ricercata
Secondo le rilevazioni, la ricerca dei laureati nel 2022 ha superato le 780 mila unità. A tal proposito il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, ha affermato che per le imprese è stato complicato reperire quasi il 50% di tali professionalità.
Una percentuale davvero alta: significa che quasi un ruolo su due (precisamente il 41%) è stato difficilmente reperibile.
Sono quasi due milioni le professioni che le imprese hanno fatto difficoltà a trovare nel 2022. In cima alla classifica dei ruoli più ricercati si attestano gli economisti, per i quali sono state diramate circa 270 mila offerte di lavoro solo nel 2022. A seguire, i paramedici (con una difficoltà di reperimento del 65%), gli ingegneri in elettronica e formazione (61%), nonché i laureati in matematica, fisica e informatica (60%).
Tuttavia, se da una parte la richiesta di lavoro sta crescendo, dall’altra formarsi adeguatamente sta diventando sempre più difficile. L’aumento degli affitti per i fuorisede, in particolare, e la burocrazia spesso caotica delle università “tradizionali” rendono il percorso di studi a volte troppo lungo e complicato per gli studenti.
Formazione: l’aiuto dell’online
Oggi, fortunatamente, il mercato propone delle alternative ai corsi di laurea tradizionali. Per formarsi adeguatamente e risparmiare sui costi di studio è possibile per esempio conseguire una laurea in economia online. L’università telematica offre diversi vantaggi: si pensi alle iscrizioni sempre aperte (sempre allo stesso costo), o alla possibilità di frequentare il proprio corso di studi da casa o da dove si preferisce. È sufficiente disporre di una connessione internet e di un dispositivo per seguire le videolezioni, che sono disponibili 24 ore su 24.
Un’altra alternativa è rappresentata dai corsi di formazione online. Anch’essi, come gli atenei telematici, offrono il vantaggio di studiare quando e da dove si preferisce, con la differenza che sono più brevi di un corso di laurea. La scelta del percorso da intraprendere spetta al singolo studente, in base agli obiettivi fissati, ma bisogna considerare che spesso le aziende (soprattutto quelle più grandi e strutturate) richiedono una laurea per iniziare a lavorare.
Costi di studio troppo alti per i fuorisede: l’aiuto della Regione
Per incentivare i giovani a proseguire gli studi, la regione Sardegna ha disposto di recente dei fondi destinati agli affitti dei fuori sede: 3,8 milioni da assegnare a studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna o in atenei collocati al di fuori dell’isola, anche esteri.
Si tratta tuttavia di una soluzione temporanea, che non risolve alla radice il problema dei costi di vita troppo alti per chi decide di studiare fuori dalla propria città. Per questo, oggi più che mai, vale la pena considerare anche le altre opzioni di formazione che il mercato offre.
































