Un crimine agghiacciante e una forte amicizia: “Hoshana” è nuovo romanzo distopico di Monica Brogi

Il nuovo romanzo della psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista svela una rete di orrori e ci costringe a confrontarci con le nostre paure più profonde

"Hoshana" di Monica Brogi

“Hoshana” è il nuovo romanzo distopico di Monica Brogi (Firenze, 1971), una psicologa, psicoterapeuta e psicodrammatista nonché un’appassionata ricercatrice e divulgatrice delle arti della danza, del teatro, della scrittura creativa, della poesia e delle discipline bionaturali.

“Hoshana” è incentrato su un crimine agghiacciante e sulla forte amicizia che lega da più di mezzo secolo il moldavo Druido e il siberiano Dimitri. Druido viene a conoscenza di una vasta rete di uomini potenti e senza scrupoli che stanno portando avanti una tratta di esseri umani, di cui anche lui è stato vittima in gioventù e da cui è scampato per miracolo.

Alcune persone vengono infatti prese sin dalla tenera età e confinate in un luogo dall’apparenza paradisiaca – l’Oasi dei Narcisi – ma in cui si perseguono invece degli scopi infernali: si viene infatti preparati per diventare dell’eccellente materiale biologico da impiegare nelle sperimentazioni scientifiche, nel trapianto di organi e nelle modificazioni genetiche. Druido e Dimitri decidono di ribellarsi a questa situazione abominevole, consapevoli di mettersi contro a un pericoloso sistema che ha messo ormai radici nella politica, nella scienza e nella società; la loro lotta contro quello che viene chiamato lo “Stato-Leviatano” li condurrà a scoprire verità ancora più sconvolgenti, e a mettere alla prova la lucidità delle loro menti e la loro forza di volontà.

Monica Brogi presenta un’opera colta e simbolica, in cui si contrappone alla violenza perpetrata da un governo dittatoriale l’altruismo di due coraggiosi personaggi, che faranno tutto ciò che è in loro potere per salvare le vittime innocenti di questo sistema malato e incurante del rispetto per la vita umana. Druido emerge come la figura più interessante: un uomo saggio che ha imparato a vivere dell’essenziale, e che consegna all’amico Dimitri la sua brillante opera, “Genealogia dei resti”, in cui tramanda il senso della sua lotta e le riflessioni filosofiche sulla società in cui vive, «La tratta degli esseri umani e le sperimentazioni scientifiche esistono perché l’uomo, nel mondo degli Uni, collassa davanti alla morte. L’uomo è mortale, il suo destino è mortale. Lo Zero dà dignità al destino mortale, il mondo degli Uni vuole l’immortalità».

“Hoshana” utilizza l’espediente del manoscritto ritrovato per parlare di un futuro prossimo in cui si potrebbe davvero perdere del tutto il valore della vita, a causa di un’esasperata corsa “antropofaga” all’evoluzione: un’opera del genere è quindi necessaria affinché non si arrivi a vedere l’alba di un mondo non più umano ma post-umano.

Monica Brogi ha pubblicato le opere “Exuvia” (Edizioni Tassinari, 2018), “Nemesi” (Masso delle Fate, 2019) e “Creature di cristallo” (Masso delle Fate, 2019); ha inoltre pubblicato come appendice ad “Hoshana” l’operetta poetico-sapienziale “Genealogia dei resti” (Masso delle Fate, 2024), attribuita a uno dei due protagonisti del romanzo principale, Druido, e scritta a quattro mani dall’autrice con il figlio Tobia Zoppello, al suo esordio in ambito letterario.

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