Il giovane scrittore cagliaritano Matteo Porru si aggiudica il prestigioso Grand Prix du Livre de Montagne. Il premio, nato nell’ambito del Festival International du Film Alpin des Diablerets e sostenuto dalle librerie Payot e dalla fondazione Jan Michalski, ha visto negli anni affermarsi alcuni dei più importanti autori francesi, tra cui Gaëlle Josse, Pascal Bruckner, Jean-Christophe Rufin e Alexis Jenni, nomi che spesso hanno già figurato tra i vincitori del Premio Goncourt.
Matteo Porru rappresenta la prima eccezione italiana a questa tradizione, conquistando il premio con la sua opera.
“Il dolore crea l’inverno”, tradotto in francese con il titolo “La douleur fait naître l’hiver”, ha conquistato la giuria per la sua profonda intensità e la capacità di esplorare temi universali come il dolore, la perdita e la resilienza umana. Pubblicato da Buchet Chastel e tradotto dall’italiano da Audrey Richaud, il romanzo ha commosso e coinvolto i lettori, trasportandoli in un viaggio attraverso le sfumature più intime dell’animo umano.
La trama del romanzo si snoda tra le gelide lande innevate di un paese sperduto, dove il protagonista, Elia Legasov, vive da sempre circondato dal bianco. Il suo lavoro è spalare la neve, liberare strade su cui nessuno camminerà. La neve è sua amica, sua compagna fedele, fino a quando non lo tradisce, facendo emergere dalle sue profondità un segreto sepolto da tempo.
Un segreto che riguarda la sua famiglia, un padre scomparso e una madre partita per sempre. Memorie che Elia aveva soffocato, dolorosi ricordi che riemergono come frammenti di ghiaccio. Elia si ritrova così a fare i conti con un passato che non può più ignorare, un passato che lo costringe a ricordare, qualunque sia il prezzo.
“Il dolore crea l’inverno” è un romanzo che scava nelle profondità dell’animo umano, esplorando i temi del dolore, della perdita e della memoria. Un’opera intensa e commovente che ha conquistato il cuore dei lettori e della critica svizzera, affermandosi come un capolavoro della narrativa italiana contemporanea.