“La primogenita” di Sonia Milan, una saga familiare di donne forti che riscrivono la propria storia attraverso le generazioni

Il romanzo d’esordio di Sonia Milan, edito da Garzanti, intreccia le vite di donne resilienti, dalla Roma del 1849 fino ai giorni nostri, raccontando una storia di indipendenza e coraggio

“La primogenita” di Sonia Milan

La primogenita” il romanzo d’esordio di Sonia Milan, edito da Garzanti, è un’opera che intreccia le vite di donne forti e resilienti attraverso diverse generazioni. Ogni protagonista porta il nome di un fiore, simbolo di purezza e benessere, e vive in epoche distanti, ma tutte condividono un comune desiderio di indipendenza e affermazione personale, sfidando le convenzioni sociali e le restrizioni imposte dal loro tempo. Il filo conduttore della narrazione è un medaglione, un antico gioiello, e un simbolo di speranza e resilienza.

La storia inizia nel 1849, in una Roma in fermento per i moti rivoluzionari. Ortensia, la prima protagonista, è una giovane orfana che, stringendo al petto un medaglione, affronta un mondo tumultuoso e incerto. Questo gioiello è l’ultimo dono della madre che muore dandola alla luce, e reca inciso il motto “Floreat in adversis”, un messaggio potente che segnerà non solo il suo destino, ma anche quello delle generazioni future. Ortensia si ritrova coinvolta nella causa democratica, lavorando fianco a fianco con la principessa Cristina di Belgioioso e contribuendo all’organizzazione sanitaria per i soldati feriti. La sua esperienza rappresenta un primo passo verso la costruzione di una comunità di donne unite nel perseguire ideali di giustizia e libertà.

Il viaggio dell’eredità familiare prosegue con Camélia Bianca, figlia di Ortensia, che nella tumultuosa Parigi del 1871 cerca di affermarsi come giornalista durante la Comune. Nonostante il suo talento, la strada di Camélia è costellata di ostacoli legati alle rigide convenzioni sociali dell’epoca, che relegano le donne a ruoli marginali. Le sue lotte e aspirazioni pongono in luce la difficile condizione femminile del tempo, rendendo palpabile la tensione tra ambizione e restrizioni.

La terza generazione è rappresentata da Violette, figlia di Camélia, il cui sogno di diventare ballerina si frantuma di fronte alla scoperta di una gravidanza non desiderata. Violette si trova a fronteggiare la disapprovazione della sua famiglia altolocata e, in un atto di coraggio, sposa un uomo che decide di prendersi cura della bambina come se fosse sua. La sua storia di sacrificio e adattamento rappresenta un’altra sfida affrontata dalle donne della sua epoca.

Lilium, la figlia di Violette, sogna di aprire un atelier di moda a Roma durante il fascismo. La sua aspirazione la mette in conflitto con le rigide regole del regime, in un periodo in cui le donne sono scoraggiate dall’affermarsi in ambiti creativi. Nonostante le avversità, Lilium incarna la ribellione e la determinazione che caratterizzano la sua discendenza.

Negli anni che seguono, Erica, figlia di Lilium, lotta per diventare medico in un ambiente dominato da uomini, mentre il dottor Borromeo emerge come figura ispiratrice tra i medici che, durante l’occupazione nazifascista, si battono per il bene del loro paese. Questa parte del romanzo mette in luce il coraggio e la determinazione di coloro che, anche in tempi bui, non rinunciano ai propri ideali.

La saga si conclude con Iris, l’ultima discendente, nel 2019, che intraprende un viaggio alla scoperta delle origini del medaglione. Questa ricerca la porterà a rivelare segreti familiari e a riconnettersi con un’eredità di coraggio e speranza tramandata dalle sue antenate. La narrazione culmina in una rivelazione che chiude il cerchio di questa lunga saga femminile, rivelando che la storia della sua famiglia è molto più di un semplice racconto.

Sonia Milan, attraverso una scrittura appassionata e dettagliata, riesce a creare un’opera che fonde finzione e realtà, restituendo un ritratto vivido della condizione femminile nel corso della storia. Le sue protagoniste non sono solo personaggi di fantasia, ma incarnano le esperienze di molte donne che hanno lottato contro le ingiustizie sociali.

La primogenita” è una narrazione che tocca corde profonde, ricordando che anche nei momenti più difficili è possibile “fiorire”, proprio come insegna il motto inciso nel medaglione. Una lettura stimolante e commovente, che invita a riflettere sul passato per affrontare le sfide del presente.

Come sempre suggerisco la colonna sonora per la lettura, vi lascio alle suggestive note di “In the Mood” di Glenn Miller.

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