Cristina Caboni vince la IX edizione del Premio Eno-Letterario Vermentino con “La ragazza senza radici” (Garzanti), un romanzo ambientato nella coltivazione della vite e nella produzione del vino che attraversa temi come identità, maternità, abbandono e legami affettivi. La proclamazione è stata affidata a Maria Amelia Lai, Presidente della Giuria Tecnica, che ha affermato: “Per un premio che anche in questa occasione ha dimostrato un grande valore umano e contenuti veri che interpretano al meglio lo spirito del Vermentino.”
La cerimonia si è svolta al Museo Archeologico di Olbia e ha unito il mondo del vino e la narrativa in una mattinata di dialoghi, letture e riconoscimenti condotta dall’attore e showman Neri Marcorè.
La sezione dedicata alle Menzioni Speciali, introdotta da Luca Marchi insieme a Marco Piro, neo Presidente del Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG, ha visto protagonisti gli studenti del Liceo Gramsci di Olbia, autori di video-booktrailer e letture dei brani, con le motivazioni affidate a Daniele Monachella.
Le menzioni sono andate a Enrico Beccastrini con “DOCG: di origine criminale garantita” (Carmignani Editrice) e a Clizia Fornasier con “Volevo sognarmi lontana” (HarperCollins). Il “Premio Territorio” è stato attribuito ex aequo a Ludovica Elder con “I vestiti della domenica” (Piemme) e a Franco Faggiani con “Basta un filo di vento” (Fazi editore).
Novità di quest’anno è stato il Premio Narrativa Straniera 2025, assegnato a “Intrecci di vite. Elogio della caparbietà dei vignaioli” dell’autrice francese Laure Gasparotto, scritto in collaborazione con Alain Graillot.
Il Premio Eno-Letterario Vermentino è ideato e promosso dalla Camera di Commercio di Sassari in collaborazione con i Comuni di Olbia e Castelnuovo Magra.