(Adnkronos) – Se Topolino è riuscito a compiere delle trasformazioni apparentemente impossibili, diventando il protagonista di ‘Casablanca’ o Corto Maltese, il merito è di Giorgio Cavazzano, uno dei più noti e apprezzati fumettisti italiani. Ora, dopo tre anni di assenza, torna a Lucca Comics & Games, il community event più grande dell’Occidente, e per l’occasione Panini Comics presenta molte delle sue opere più note in una versione deluxe, un omaggio a un artista che ha innovato profondamente i disegni del settimanale ‘Topolino’.
Tra i volumi c’è, per la prima volta in grande formato, ‘Dragon Lords’, la grande saga in dodici capitoli scritta da Byron Erickson e illustrata da Giorgio Cavazzano che vede Qui, Quo, Qua, Paperino e Zio Paperone in un mondo medievale, abitato da draghi e popoli in lotta. Poi ‘Topo Maltese – Una ballata del mare salato’, “un omaggio al grande Hugo Pratt”, spiega Cavazzano, che disegnò la parodia scritta da Bruno Enna in occasione dei cinquant’anni della prima storia del marinaio Corto Maltese. E ancora ‘Topolino – Minni in Casablanca’, ispirato al film del 1942 con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, considerato uno dei capolavori del fumetto italiano, che Cavazzano firmò nel 1987 come autore completo. “Devo dire grazie a Vincenzo Mollica, fu lui a darmi questa idea che non mi fece dormire per molte notti. Eravamo al ristorante, stavamo mangiando e quando lui propose una versione di ‘Casablanca’ con Topolino iniziai a disegnare sui tovaglioli. Quella storia è stata un trampolino creativo molto importante, che mi ha permesso di scoprire un percorso completamente nuovo a cui nessuno aveva pensato”, racconta all’Adnkronos.
Cavazzano d’altronde è noto proprio per aver dato un quel taglio cinematografico alle storie con personaggi Disney. “Continuo a seguire questo desiderio di fare dei film su carta”, dice. “Io considero questi personaggi degli attori che interpretano un ruolo. Io faccio da tecnico delle luci, da autore della musica, devo tradurre le parole degli sceneggiatori e dare vita a questi protagonisti. Mi sento veramente un regista. In ‘Topo Maltese’ per esempio mi sono calato in Topolino e Pippo e ho capito che si prestavano molto bene per quei ruoli”.
In questi giorni Cavazzano incontra gli appassionati allo stand Panini Comics all’interno dell’Ex Cavallerizza, a Lucca Comics. “C’è un legame con il pubblico che dura da sempre, mi capita spesso di parlare con qualcuno che dice ‘Ero bambino quando leggevo le tue storie’. Mi considero un privilegiato in questo mondo per aver avuto l’opportunità di realizzare i miei sogni”, dice. “Mi capita spesso di avere un foglio bianco, cominciare a fare degli schizzi e chiedermi che volto avrà il lettore che leggerà questa storia e se vedrà nella vignetta certi aspetti vicini alla realtà”.
La sfida è proprio continuare a rappresentare la quotidianità dei lettori, anno dopo anno, decennio dopo decennio. Giorgio Cavazzano debuttò come disegnatore nel 1967 (con la storia ‘Paperino e il singhiozzo a martello’) e da allora non si è mai adagiato sugli allori perché ha compreso che la chiave del successo di ‘Topolino’ è permettere ai personaggi e alle storie di evolvere continuamente per adattarsi alle nuove esigenze dei lettori e alla società che si trasforma. “Il settimanale è cambiato. Se prendiamo un ‘Topolino’ di 10 o 15 ani fa c’è stata una rivoluzione e questo dipende molto da chi gestisce i settimanali. Sono loro a scegliere le sceneggiature”, spiega. L’editore, gli sceneggiatori e i disegnatori, dice, devono sempre mettere la fantasia alla base del lavoro e tentare di “realizzare qualcosa che non è stato fatto prima. Questi personaggi non si ripetono mai, interpretano qualsiasi cosa, sono adatti a qualsiasi idea innovativa. Quindi bisogna essere pronti a coglierla e di affidarsi alla matita”. (di Corinna Spirito)
