Walter Marchionni in mostra alla Cagliari Airport Library: vent’anni di arte tra spazio e colore

Dal 28 marzo al 30 maggio l’aeroporto cagliaritano ospita l’esposizione “Inseguendo gli spazi... il colore mi apparve”, con nuove opere e la prima scultura dell’artista villacidrese

Due opere di Walter Marchionni: "Se penso che ho ritrovato il giallo!!" (t.m. su tela cm 70x70) e "Quando arrivi... aspettami! perchè ho bisogno di te" (t.m. su tela cm 80x100)

"Se penso che ho ritrovato il giallo!!" (t.m. su tela cm 70x70) e "Quando arrivi... aspettami! perchè ho bisogno di te" (t.m. su tela cm 80x100)

Venerdì 28 marzo alle 18:30, la biblioteca “Gigi Riva – Rombo di Tuono” dell’Aeroporto di Cagliari ospiterà l’inaugurazione della mostra “Walter Marchionni. Inseguendo gli spazi… il colore mi apparve”. L’esposizione celebra i vent’anni di attività dell’artista villacidrese, noto in passato con lo pseudonimo di Giò Tanchis, e resterà aperta fino al 30 maggio.

Per questa occasione, Marchionni mette da parte i soggetti che hanno caratterizzato gran parte della sua produzione, come le tauromachie e i cavalli, per proporre una decina di opere realizzate tra il 2022 e i primi mesi del 2025. La curatrice della mostra, Alessandra Radaelli, nel testo di presentazione descrive una delle immagini ricorrenti di questi nuovi lavori: “In uno spazio spoglio, appena definito dalle sagome degli edifici e da un orizzonte piatto, un uomo corre. (…) Non sappiamo da che cosa fugga, ma vediamo che punta sempre verso uno di quegli edifici geometrici, identificabili come spazi abitabili solo grazie alla presenza di pochi pertugi neri, dentro i quali non ci è consentito guardare”.

Secondo Radaelli, la suggestione evocata da queste opere richiama inevitabilmente il periodo della pandemia di Covid, ma il significato va oltre la contingenza storica. “La contingenza del momento si trasforma sulle sue tele nella poetica rielaborazione di un terrore ancestrale a tratti insostenibile, in un bisogno, quasi, di fuggire da sé stessi. Mentre intorno dilagano gli echi della grande pittura, da Mondrian a De Chirico e a Salvador Dalí”.

Uno degli elementi più significativi della mostra è “Giò running in the free world”, l’opera che accoglierà i visitatori all’ingresso della sala espositiva. Si tratta della prima esperienza di Marchionni nella scultura, nata da un’elaborazione grafica realizzata attraverso 11 tavole e l’uso delle nuove tecnologie. Radaelli la descrive così: “Marchionni plasma l’immagine e la sviluppa come un architetto, imprimendogli un’anima e una forza plastica viva che personifica lo spirito di libertà. Giò è l’uomo che corre in un mondo libero. Corre nello spazio verso un luogo sicuro… la sua forma è sfaccettata come un diamante… e come un diamante detiene la forza e l’incorruttibilità, la sua forgia è la sua vita”.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: lunedì-giovedì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00, il venerdì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:30.

Walter Marchionni, nato a Villacidro nel 1963, è figlio di Dino Marchionni, incisore e acquerellista formatosi all’Istituto d’Arte di Urbino. Il suo percorso artistico prende avvio nel 2005 con alcune esposizioni sotto il nome di Giò Tanchis. Nel 2007 partecipa a una mostra al centro culturale “Montegranatico” di Sanluri, esponendo accanto a incisioni di Aligi Sassu. L’anno successivo presenta la sua prima personale all’Exmà di Cagliari e prende parte a “Spagna-Sardegna Viaggio pittorico” a Milano, sotto il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia.

Nel 2010 porta a Cagliari la mostra “Spirito Indomito”, incentrata sulle figure del toro e del cavallo, e nel 2012 espone a Urbino, nelle sale del Palazzo del Collegio Raffaello. Due anni dopo una sua personale viene ospitata al Museo “Ca La Ghironda” di Zola Predosa, Bologna. Nel 2015 le sue opere si concentrano su tematiche metafisiche con la mostra “Enigma metafisico. Carbonia abbacinante”, seguita da un’esposizione a Milano nello stesso anno.

Nel 2021 il percorso artistico di Marchionni si evolve ulteriormente con “Avevo perso il giallo l’ho ritrovato” al Centro Culturale “Lazzaretto” di Cagliari, segnando un passaggio verso l’inserimento della figura umana nelle sue composizioni. Nel 2022 arriva la grande mostra antologica al Museo Cà La Ghironda di Bologna. Nel 2024, la Galleria Paoli organizza una doppia esposizione dal titolo “Tetragonomia di un viaggio (inclusi neologismi)”, prima a Prato e poi a Milano.

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