Mostre d’arte in Italia: da Sassari a Parma, otto eventi tra Impressionismo e contemporaneo

Dal 28 novembre 2025 al 1° febbraio 2026, un viaggio tra Sardegna, Sicilia, Lazio ed Emilia-Romagna con capolavori di Monet, Gauguin, Picasso, Dalí e grandi maestri dell’arte italiana

A sinistra un'opera di Giovanni Boldini in mostra a Sassari e la mostra di Dalí a Parma

A sinistra un'opera di Giovanni Boldini in mostra a Sassari e la mostra di Dalí a Parma

Otto appuntamenti espositivi accompagneranno il panorama artistico italiano negli ultimi mesi del 2025, attraversando sette secoli di storia pittorica e un itinerario geografico che va dalla Sardegna alla Sicilia, fino al Lazio ed Emilia-Romagna. Tra inaugurazioni e mostre in chiusura, l’offerta spazia dai grandi maestri dell’Impressionismo ai protagonisti dell’arte contemporanea, includendo nomi come Gauguin, Picasso e Dalí.

Sassari e l’omaggio agli Impressionisti. Il 28 novembre, al Padiglione Tavolara di Sassari, aprirà “Luce, Natura, Libertà. I Pionieri del paesaggio: da Barbizon agli Impressionisti”, curata da Alberto Bertuzzi per l’Associazione Aurea Natur. L’esposizione propone circa sessanta opere, in gran parte oli su tela, provenienti da collezioni private italiane e francesi, e racconta il percorso che, dalla scuola di Barbizon, portò alla rivoluzione impressionista del 1874. In mostra Baptiste Corot e Théodore Rousseau, Claude Monet, Pierre Auguste Renoir, Edgar Degas, e Berthe Morisot, oltre agli italiani Giovanni Boldini, Filippo Liardo, Emilio Donnini e Luigi Rossi. Chiusura il 1° febbraio 2026.

Sicilia, tra arte antica e contemporanea. Ad Agrigento, Villa Aurea ospita fino al 30 novembre “Tesori d’Arte dai Musei Nazionali Italiani”, curata da Pierluigi Carofano e inserita nel programma di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Ventidue opere conducono il visitatore dal Quattrocento al Novecento, passando per maestri come Antonello da Messina, Raffaello, Luca Giordano e Carlo Levi.

Al Parco Archeologico di Morgantina e nella Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (Enna), “Equus Inter Lumina” porta fino al 31 dicembre oltre 150 opere di Gustavo Aceves, tra cui tre sculture equestri monumentali, parte del progetto internazionale Lapidarium.

Sempre a Piazza Armerina, il Palazzo Trigona ospita “Raffaello. Le Stanze e le Logge vaticane nel segno di Paul Letarouilly” fino al 31 dicembre, con incisioni e cromolitografie ottocentesche dedicate alle decorazioni vaticane, insieme a un raro cartone seicentesco della Trasfigurazione.

A Noto, “ICON” raccoglie fino al 2 novembre opere di Warhol, Basquiat, Haring e Scharf, ponendo in dialogo Pop Art e Street Art attraverso oltre 120 lavori, tra cui pezzi iconici come la serigrafia Flowers e l’opera The only Way Out is In!.

Roma, Gauguin e Picasso. Al Museo della Fanteria, fino al 25 gennaio 2026, due mostre parallele raccontano il percorso di Paul Gauguin e Pablo Picasso. Gauguin è presente con il ciclo xilografico del Diario di Noa Noa e opere legate alla sua permanenza in Polinesia. La sezione Picasso espone ceramiche, incisioni linoleografiche, litografie e il carnet giovanile della Coruña, con più di cento opere suddivise in sei sezioni.

Parma e il mondo di Dalí. A Palazzo Tarasconi, “Dalí. Tra arte e mito” resterà aperta fino al 1° febbraio 2026. Oltre 200 opere documentano il legame dell’artista con la letteratura e il mito, dalla Divina Commedia illustrata a incisioni dedicate a “Le Château d’Otrante”, “Tristano e Isotta” e “Romeo e Giulietta”, fino a litografie in omaggio a Federico Garcia Lorca.

Questa mappa espositiva conferma la varietà dell’offerta culturale italiana, con eventi distribuiti lungo la penisola e un calendario che intreccia la memoria storica con le sperimentazioni artistiche del presente.

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