Twitter è passato alla gestione attiva di Elon Musk dal 2023. Questa non è una notizia, come quella che ha fatto scalpore: la piattaforma non si sarebbe più chiamata “Twitter”, ma semplicemente “X”.
Le rivoluzioni della nostra epoca digitale
Non è una sorpresa che la nostra epoca sia caratterizzata da strategie e decisioni che un tempo qualcuno avrebbe considerato come “strambe”: cambiare radicalmente l’identità di un brand, utilizzare strategie di marketing non convenzionale come comprare follower Twitter o Instagram, usare i social in modo da raggiungere un pubblico sempre più vasto… se ne parlassimo a qualcuno nato in un’epoca antecedente alla nostra, questa persona non saprebbe neanche da che parte girarsi.
Veniamo subito al nostro argomento: Twitter oggi si chiama “X”, grazie a questa audace (o forse folle) idea di Elon Musk di rivoluzionare tutto.
Le tante idee di Elon Musk hanno in qualche modo sempre coinvolto questa X. Alcune di queste lo hanno reso miliardario, grazie alla sua audacia, perseveranza, costanza e anche un pizzico di follia (Musk fa cose che la maggior parte delle persone potrebbe solo sognare).
Il significato nascosto di X (che in realtà è ?)
Ma a uno sguardo ancora più attento scopriamo qualcosa di ancora più interessante: X non è solamente la lettera dell’alfabeto importata dai greci e adottata prima dagli etruschi e poi dai latini.
Il vero nome dell’ex Twitter non è X, ma ?. Ebbene? Dove sta questa grande differenza?
A quanto pare, la differenza c’è ed è enorme. La ? è un simbolo del sistema di codifica Unicode, il quale funziona attribuendo un numero univoco a ciascun simbolo che si può rappresentare nel mondo dell’informatica.
Ed ecco la correlazione tra ? e la nuova Twitter: Elon Musk intendeva creare un’app per tutto, ossia una “everything app” dove tutti i muri alla libertà di parola, espressione e linguaggio venissero abbattuti, un po’ come è successo nell’ormai lontano 1991. A partire dal numero di caratteri limite di ciascun tweet, Musk ha voluto dare un rebranding poderoso.
Successo o forse no? Il valore di X in Borsa
Musk stesso ha dichiarato che X potrebbe fallire. Incredibile ma vero, dopo l’acquisto per un valore stratosferico di 44 miliardi di dollari.
Agli occhi degli investitori questo potrebbe sembrare decisamente un cattivo affare. Il titolo in borsa ha perso notevole valore e la quotazione complessiva della società è scesa di oltre il 70% da quando Musk ha preso le redini dell’ex uccellino.
Al di là delle regolari oscillazioni che caratterizzano frequentemente il mercato, la società di Elon Musk vale oggi circa 19 miliardi di dollari, un valore decisamente inferiore ai 44 miliardi che l’imprenditore ha sborsato per la sua acquisizione.
Tuttavia, sappiamo che Elon Musk ha dovuto affrontare diverse situazioni difficili, incluso il possibile fallimento di entrambe le sue due aziende in età giovanile: Space X e PayPal.
Musk dichiarò in un’intervista che aveva abbastanza fondi solamente per salvarne una. Se avesse deciso di fare ciò, l’altra sarebbe sicuramente andata in fallimento. Ma quale salvare? Lui stesso disse che era come avere due figli: quale scegli di far morire per salvare l’altro? L’alternativa era ripartire i fondi presso entrambe le società, ma senza certezza che si sarebbero salvate.
Elon Musk scelse di fare così, correndo un grosso rischio che però ha ripagato: sia Space X che PayPal sono sopravvissute e rappresentano oggi delle società stabili e rinomate sia presso il grande pubblico, sia presso gli investitori.
Che sia questa una grande lezione da cui tutti possiamo imparare? A non mollare, a continuare a combattere anche quando nessuno sembra vedere il perché.
