Oltre lo spazio e il tempo, la lingua sarda rimane elemento cardine di un’identità unica nel suo genere, motivo per cui Mari Mameda si impegna a farla conoscere in tutte le declinazioni possibili. Originaria di Budoni (SS) e residente da oltre 20 anni a Milano, la creator sfrutta infatti quotidianamente i canali Facebook, Instagram e TikTok per mantenere vivo un tema davvero sentito nell’isola.
Dalla scienza all’antropologia fino agli anime e le serie TV: gli interessi della creator Mari Mameda – nome d’arte di Marina Meloni – sono diversi, così come il suo lavoro di tutti i giorni. Quando non veste i panni social, la gallurese è infatti project manager nel campo dell’arredamento di lusso, mestiere legato a un profondo amore per il design e l’arte. Passioni a loro volta intrecciate con quella per il sardo, così come emerge dal nickname Mari Mameda indicante sia l’acronimo “MA.rina ME.loni D.esign A.rchitettura” sia un gioco di parole dove “Ma Meda” richiama l’esclamazione sarda “ma molto”.
Complice l’ozio natalizio, nel dicembre 2022 Marina ha caricato su Instagram il primo contenuto sulla lingua sarda, basato sul curioso legame tra Sardegna e la cosiddetta “Regola di Star Wars”. Sottolineando il fatto che l’isola sia ricca di varianti linguistiche tanto diverse che spesso è difficile capirsi, nel video la creator sostiene che i sardi risolvono la questione con un meccanismo ripreso proprio dalla celebre saga cinematografica. Secondo questo principio, malgrado parli nella propria lingua ogni comunità viene comunque capita da tutti e riceve risposte nel linguaggio d’appartenenza degli interlocutori.
Un fenomeno indice di una cultura linguistica di rispetto e ricchezza, a cui Mari Mameda ha deciso di contribuire creando una comunità social di parlanti – e “neoparlanti” – per mantenere vivo il gallurese. Dopo il video su Star Wars e la Sardegna, la creator ha iniziato a sperimentare vari format per raggiungere l’obiettivo, da quello sui modi di dire galluresi a quello dove raffronta il gallurese con altre varianti. Tramite il confronto tra la sua esperienza linguistica e quella degli ospiti dei suoi video, Marina riesce a valorizzare la potenza dell’identità sarda: «L’essere sardi, avere questa identità, non ci ha appesantiti, ci ha forgiati ad essere pronti anche alla contemporaneità globale che viviamo oggi, solo che forse non ne siamo ancora ben consapevoli».

Tra le prime fasi del lavoro di Mari Mameda nella creazione di contenuti, vi è la ricerca basata su fonti come libri, social, chat, famiglia, siti Internet e tanto istinto. Ispirata generalmente a curiosità o specifici ragionamenti, spesso la scelta del tema da trattare porta a scoprire altre sfumature, magari derivanti da dettagli che emergono durante lo studio o da reminiscenze dell’infanzia, domande e commenti della sua comunità. Il costante preliminare controllo sulle fonti scritte e la verifica dell’uso di un’espressione spesso celano anche problematiche, dalla poca abbondanza d’informazioni alla mancata registrazione di fenomeni linguistici sui dizionari.
Anche il feedback del pubblico nasconde interessanti aneddoti, capaci di riflettere l’enorme varietà linguistica del territorio. Tra tutti, il termine “pomiciare” è stato oggetto di un inaspettato dibattito con gli utenti: «Pensavo di suscitare giusto una punta di ilarità, invece venne fuori una marea di termini ed espressioni, più o meno gergali». Dal campidanese “spongiai” che indica la lavorazione della pasta al “lanà” gallurese fino all’espressione “papare sizzigorru”, – ossia “mangiare lumache” – l’esperimento ha infatti dato voce a sfumature del sardo meno mainstream e alla capacità di rielaborare la lingua oltre standard puristi o pronunce perfette.
Un ruolo online che dà soddisfazioni – così come evidenziato dai ringraziamenti degli utenti – ma che d’altra parte desta talvolta anche reazioni negative. Ciononostante, questo non scalfisce i progetti futuri di Marina, determinata a investire sull’isola con opportunità attualmente in fase di studio e selezione. In attesa di sapere cosa bolle in pentola, la divulgatrice del gallurese continua a raccontarci la ricchezza dell’idioma sardo, mostrandosi quotidianamente con imperfezioni linguistiche che incoraggiano gli utenti a cimentarsi a loro volta nella pratica.
Per scoprire aneddoti curiosi o fatti sulla lingua sarda e gallurese, Mari Mameda vi aspetta su TikTok come @marimameda, su Instagram come @mari_mameda e su Facebook cercando il nome “Mari Mameda”.