Navigare nel mondo sempre più affascinante ma, per molti versi ancora oscuro, di Internet, può portare a numerose insidie e pericoli, soprattutto per i giovanissimi.
Sono i social network più in voga negli ultimi anni, Facebook, Instagram e Tik Tok a favorire la diffusione di fenomeni sociali, misteriosi personaggi e sfide, le cosiddette challenge, che possono condurre, nei casi peggiori, anche alla morte. Le vittime, nella maggior parte dei casi, sono i bambini e i ragazzi, spesso non abbastanza controllati dagli adulti che dovrebbero tutelarli, e prede facili da convincere per persone senza scrupoli.
Il primo allarme per una serie di morti sospette a causa di incontri sbagliati sul web è stato quello della Blue Whale, la balena blu, gioco on-line molto diffuso nel 2016 soprattutto tra gli adolescenti, che prevedeva un decalogo di 50 regole che andavano dall’incidersi la pelle per arrivare alla prova finale di buttarsi giù dai piani più alti di un edificio. Poi è arrivata Samara, la challenge che ha fatto comparire lo spettrale personaggio del film “The Ring” nelle strade di ogni città, con persone di tutte le età che andavano in giro di notte, vestite solo con una camicia da notte bianca e il volto coperto da una parrucca con lunghi capelli neri, per spaventare i passanti, riprendendosi e divulgando i video in rete. Nel 2020 è stata la volta di Jonathan Galindo, l’inquietante maschera simile al personaggio di Pippo della Walt Disney, che inviava richieste di amicizia ai ragazzini sui social network, plagiandoli, spaventandoli e inducendoli a compiere atti di autolesionismo che, in alcuni casi, hanno portato anche al suicidio.
Ma la più recente prova estrema di coraggio, che ha segnato tragicamente l’inizio del 2021, è la Blackout Challenge, l’assurda sfida mortale, presente nel social musicale cinese Tik Tok, che invita i partecipanti a stringersi una corda intorno al collo per provare la propria resistenza, diffusissima tra i più giovani. Secondo alcune statistiche, un ragazzo su sei conosce questa challenge online e uno su cinque l’ha provata almeno una volta. Questo inquietante fenomeno è balzato agli onori delle cronache per la tragica vicenda, lo scorso 19 gennaio, di Antonella Sicomoro, la bambina di 10 anni di Palermo morta dopo aver provato questa assurda sfida social di soffocamento.
L’episodio ha portato il Garante per la protezione dei dati personali a disporre in via d’urgenza nei confronti di TikTok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica, al fine di tutelare i minori italiani iscritti a questo social network. Il divieto durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni.
Intanto, il prossimo martedì 9 febbraio, ricorre il “Safer Internet Day” (SID), la Giornata mondiale per la sicurezza in rete. Si tratta di un evento internazionale che si svolge ogni anno, il secondo martedì di febbraio, e che promuove un uso più sicuro e responsabile della tecnologia online e dei telefoni cellulari da parte di bambini e giovani di tutto il mondo. Il Ministero dell’Istruzione ha intenzione di promuovere una serie di iniziative per il Safer Internet Day 2021. Le attività, realizzate in collaborazione con i referenti degli uffici scolastici regionali, inizieranno lunedì 8 febbraio, dalle ore 15 alle ore 18, con il “Media education workshop”, un laboratorio sull’educazione ai media digitali e sull’insegnamento delle competenze digitali nelle scuole destinato alla formazione dei docenti, a cui il personale scolastico potrà iscriversi entro il 5 febbraio 2021 attraverso il sito mediaeducationworkshop.it.
Il 9 febbraio sarà la volta del “Safer internet Stories”, che il Ministero realizzerà in collaborazione con le Équipe Formative Territoriali che si occupano di attuare il “Piano Nazionale Scuola Digitale”. Gli studenti potranno apprendere le competenze di cittadinanza digitale attraverso un evento che verrà trasmesso direttamente in streaming, dove verranno lanciati gli hashtag #PoesieSID e #StemSID per avviare due percorsi didattici paralleli, uno dedicato alla poesia e l’altro dedicato alle discipline scientifico-tecnologiche. Il progetto proseguirà per tutto il mese. Per partecipare è necessario iscrivere le classi compilando l’apposito form disponibile nella sezione “Le tue candidature” presente sulla piattaforma “PNSD – Gestione Azioni”, alla quale accedono i Dirigenti scolastici e i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi delle scuole statali con le loro credenziali.
Lo scopo è quello di sensibilizzare i giovanissimi ad un uso sempre più consapevole della rete, affinché sia uno strumento utile per la loro formazione e socialità, una risorsa che arricchisca il loro mondo e non un pericolo per la loro incolumità.