Le proteste di Giulini dopo la sconfitta casalinga contro la Juventus e l’esplosione della Sardegna Arena in seguito al gol di Sau, che ha definitivamente piegato la Spal. Senza alcun dubbio, possono essere queste le due immagini che descrivono al meglio il mese di gennaio del Cagliari. Un mese che si è aperto con il ko contro i bianconeri. Una sconfitta che ha lasciato strascichi polemici non indifferenti. Il patron dei rossoblù si è scagliato senza mezzi termini contro il VAR, reo di non aver segnalato un fin troppo evidente tocco di mano di Federico Bernardeschi in aerea, che avrebbe potuto portare al rigore del pareggio. Lamentele che sono costate per il numero uno dei sardi un’ammenda da 10mila euro. Gli uomini di Lopez hanno, nonostante tutto, provato a lasciarsi subito alle spalle il tutto. Il 2-1 subito dal Milan, arrivato dopo l’inedita pausa post Epifania, ha fatto però tornare d’attualità incubi e fantasmi. I rossoneri, rigenerati dalla cura di Gennaro Gattuso, sbancano la Sardegna Arena grazie alla doppietta di Kessié. Ai sardi non basta un gol di Barella, che poi lascia la sua squadra in dieci. Il giovane centrocampista, molte volte, è costretto a fare i conti con i limiti dettati dalla sua giovane età.
Ennesimi scricchioli e critiche, ma il Cagliari riesce a fare gruppo e a isolarsi da tutto il resto. La salvezza, in fondo, passa dagli scontri diretti. E allora ecco che, nel match in casa del Crotone, i rossoblù tirano fuori una prestazione tutta grinta, carattere e personalità. Gli uomini di Lopez sono penalizzati dagli episodi e sono costretti a giocare in dieci gran parte della partita. Eppure riescono a strappare un punto a dir poco prezioso (1-1 il risultato finale). Tra i protagonisti del pari dello Scida c’è, senza alcun dubbio Luca Cigarini, e non solo per il gol, arrivato grazie a un magistrale calcio di punizione. Il centrocampista scuola Atalanta si mette in mostra per impegno e caparbietà. Un po’ come Simone Padoin, simbolo di una squadra operaia e mai doma. Ed è proprio grazie a queste caratteristiche che gli isolani riescono ad avere la meglio sulla Spal, in un altro scontro salvezza. Ancora Cigarini sugli scudi e poi il ritorno al gol di Sau. Proprio lui, che aveva battezzato la Sardegna Arena con un suo gol. Ora il vantaggio sulla zona calda è di 7 punti. Insomma, si può davvero respirare.
Gennaio, come ben si sa, è stato anche il mese del mercato di riparazione. La società sarda non è rimasta certo a guardare. Il grande colpo è stato Leandro Castan, difensore brasiliano 31enne ed ex Roma e Torino. Il centrale verdeoro va ad aggiungere esperienza e personalità in un reparto arretrato che, molto spesso, è andato in difficoltà. Tutti da scoprire invece gli altri acquisti: Lykogiannis e Ceter. Il primo è un terzino sinistro classe ‘93 proveniente dallo Sturm Graz. Il secondo è un attaccante colombiano classe ‘97, scovato al Santa Fe. Per caratteristiche sembra ricordare il connazionale Duvan Zapata. Da segnalare anche il rientro dal Perugia di Han. In attacco ora Diego Lopez ha davvero l’imbarazzo della scelta. Va detto però che fino all’ultimo Farias è stato in bilico. Il brasiliano è stato vicinissimo al Sassuolo, coinvolto nell’affare che avrebbe dovuto portare Politano al Napoli. Tutto però è saltato negli ultimi minuti. C’è stato anche qualche movimento in uscita: Capuano, che ormai trovava sempre meno spazio, è passato al Crotone, mentre Melchiorri è sceso di categoria, trasferendosi al Carpi. Insomma, il Cagliari ha preso la sua forma definitiva. Da qui fino alla fine del campionato ci sarà ancora da lottare e da combattere per conquistare la salvezza. Sono vietate distrazioni e il mese di febbraio potrebbe davvero essere quello dello scatto finale. Le sfide contro Sassuolo e Chievo possono infatti permettere di aumentare il vantaggio sulla Spal, terzultima in classifica. E poi ci sarà la sfida con il Napoli. E, con la testa praticamente libera e sgombra, chissà che i rossoblù non possano fare uno scherzetto agli azzurri di Maurizio Sarri. Sognare è lecito.