Altra annata movimentata in casa Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Stavolta, dopo un buon periodo seguito da un paio di sconfitte e proprio alla vigilia delle Final Eight di Coppa Italia, è arrivata la doccia gelata delle dimissioni di coach Vincenzo Esposito. Per problemi personali, ufficialmente, ma nell’ambiente si dice che si sia in realtà trattato di divergenza di vedute (di lunga data) con il presidente Sardara. Ma, indipendentemente dalle motivazioni, è stato un duro colpo il momento in cui le dimissioni sono arrivate.
A poche ore dall’ufficializzazione della “resa” di Esposito, c’è poi stata quella dello sbarco sulla panchina Dinamo di Gianmarco Pozzecco, più volte accostato al Banco in passato, con vari ruoli, da manager a uomo immagine. Stavolta “il Poz” è arrivato davvero e ha preso in mano la conduzione tecnica. “La mosca atomica”, così veniva chiamato quando imperversava, con la sua fantastica follia e l’incredibile talento, sui parquet, è un’altra persona esuberante e dalla marcata personalità. Delle sue esperienze in panca, si ricorda una plateale reazione con tanto di camicia strappata, ma a Sassari ha promesso di controllarsi. Una buona occasione per lui e altrettanto buona per la Dinamo, in un ambiente in cui le persone genuine e passionali hanno la possibilità di fare bene, di essere amate (ma esiste qualcuno che, con Pozzecco dalla propria parte, non lo abbia amato?), di trovare la propria dimensione e produrre risultati. E lui ha anche le possibilità di trovare un equilibrio, senza perdere del tutto quell’esuberanza e brillantezza che lo hanno fatto grande.
Un primo mezzo miracolo, Pozzecco, lo ha già fatto, portando la Dinamo ad un soffio dalla finale di Coppa Italia (e assumendo in panchina un atteggiamento impeccabile, nonostante un tecnico preso, forse solo per il nome che porta…). Tanta sofferenza in campo, ma anche reazioni di grande cuore e carattere. Così la Dinamo ha battuto nei quarti di finale la Reyer Venezia, di un punto, dopo aver recuperato dal -20, mentre ha ceduto in semifinale all’Happy Casa Brindisi, anche in questo caso di un solo punto, di fatto subendo una decisione arbitrale quantomeno opinabile (tecnico al coach e a Pierre) nel momento più caldo della rimonta dal -16.
Ora si riprende con il doppio impegno in campionato e Fiba Europe Cup. Si inizia con la sfida alla Cremona dell’amato coach del triplete biancoblù, Meo Sacchetti, e di Travis Diener, poi la Dinamo avrà due trasferte consecutive, a Venezia e Pistoia. Chiuderà con due impegni tra le mura amiche del PalaSerradimigni, contro Trento e Virtus Bologna. Sostanzialmente, il mese di marzo sarà fondamentale in ottica playoff. In coppa, invece, la Dinamo giocherà il Round of 16 con gli olandesi del ZZ Leiden, mercoledì 6 e 13 marzo.