Giovanni Trentin e Alessandro Franco, su Skoda Fabia Rs Rally2, si sono aggiudicati il 22º Rally dei Nuraghi e del Vermentino dopo essere stati in testa dalla seconda alla sesta e ultima prova e vinto il secondo passaggio sulla speciale “Oschiri”.
Il quinto e penultimo round del Campionato Italiano Rally Terra, che è ripartito dalla Sardegna dopo la pausa estiva, ha regalato al rally di Berchidda il più giovane vincitore della storia ultra ventennale della manifestazione firmata Rassinaby Racing.
Trentin e Franco sono saliti sul gradino più alto del podio davanti ai finlandesi Benjamin Korhola e Kristian Temonen (Skoda Fabia R5, a 37”), che dopo la foratura nella prova inaugurale hanno poi vinto due speciali, e a Giacomo Costenaro e Justin Bardini (Skoda Fabia Rs Rally2, a 1’00”9). A chiudere la top5 Farina-Raccuia e Marchioro-Marchetti. Nono assoluto e primo dei sardi l’equipaggio iglesiente formato da Giacomo e Davide Spanu (Skoda Fabia Rally2). Quattordicesimi assoluti e primi tra le “due ruote motrici” i galluresi Mattia Ricciu e Giovanni Mazzone, alfieri di Aci Team Italia in gara su Peugeot 208 Gt Line Rally4. Gara sfortunata per Ciuffi, out dopo la prima prova, e Battistolli, rallentato dalle forature.
Il venerdì del Rally dei Nuraghi e del Vermentino si era aperto col successo di Ciuffi-Cigni sulla speciale d’apertura, la Tula-Erula 1, ma la rottura della coppa dell’olio aveva costretto il toscano, che era leader del Cirt, al ritiro prima della seconda speciale. Nel secondo passaggio, i più veloci erano stati i finlandesi Korhola-Temonen, mentre Battistolli e Gonella perdevano secondi preziosi a causa di una foratura. Così, al termine della prima giornata, in testa c’erano tre Skoda Fabia Rs Rally2: quella di Trentin-Franco, con 6”9 di vantaggio su Costenaro-Bardini e 18”6 su Battistolli-Gonella.
Il sabato si è aperto col doppio scratch di Battistolli, che coi successi sulla Oschiri 1 e sulla Terranova 1 è arrivato al due giri dal termine con 7”3 di ritardo su Trentin, mentre Costenaro era terzo a 29”5. Un divario incrementato leggermente dopo il secondo passaggio sulla Oschiri 2, con Trentin a 7”6 dal vicentino detentore del titolo italiano. Nell’ultima speciale, una foratura ha condizionato di nuovo Battistolli, che ha accumulato un ritardo di oltre 3’ dopo una sosta obbligata lungo la prova per sostituire una gomma, e così sono sfumate tutte le ambizioni di un bis a Berchidda. Non ha perso tempo, invece, Korhola, che nell’ultimo passaggio ha firmato un successo di prova e messo in cassaforte il secondo posto assoluto alle spalle di Trentin, diciottenne dalla freddezza di un pilota navigato.
Il 7° Rally Vermentino Historicu, quinto round dell’Italiano Rally Terra Storico, ha assegnato i titoli tricolori. Sipsz-Pons, su Lancia Delta Integrale 4° Raggruppamento, hanno vinto l’assoluta in 55’12”7 e si sono laureati campioni italiani “quattro ruote motrici”. Nemo Mazza, 7º assoluto su Ford Escort Rs 3º Raggruppamento ha vinto il titolo italiano “due ruote motrici” grazie ai punti conquistati a Berchidda con Corrado Costa alle note. Fedolfi-Pirollo (Lancia Delta Integrale 4º Raggruppamento) secondi assoluti davanti a Mannazzu-Bertoletti, ai tedeschi Burkart-Cordes e a Galluzzi-Casalloni. Gianluca Leoni e Stefano Pudda si sono aggiudicati la categoria Auto Classiche su Mitsubishi Lancer Evo IV.



Classifica 22º Rally dei Nuraghi e del Vermentino: 1) Trentin-Franco (Skoda Fabia Rs Rally2) in 50’51”3; 2) Korhola-Temonen (Skoda Fabia Rally2) a 37”0; 3) Costenaro-Bardini (Skoda Fabia Rs Rally2) a 1’00”9; 4) Farina-Raccuia (Skoda Fabia Rally2) a 1’40”6; 5) Marchioro-Marchetti (Citroen C3 Rally2) a 1’57”2; 6) Tonso-Ometto (Skoda Fabia Rs Rally2) a 3’00”8; 7) Battistolli-Gonella (Skoda Fabia Rs Rally2) a 3’32”9; 8) Diana-Conti (Skoda Fabia Rally2) a 3’43”9; 9) Spanu-Spanu (Skoda Fabia Rally2) a 4’58”4; 10) Cecchettini-Garvaldi (Skoda Fabia Evo Rally2) a 5’05”6; 14) Ricciu-Mazzone (Peugeot 208 Gt Line Rally4) a 6’25”1.
Classifica 7º Rally Vermentino Historicu: 1) Sipsz-Pons (Lancia Delta Integrale) in 55’12”7; 2) Leoni-Pudda (Mitsubishi Lancer Evo Iv) a 59”0; 3) Fedolfi-Pirollo (Lancia Delta Integrale) a 2’54”7; 4) Mannazzu-Bertoletti (Renault 5 Gt) a 7’20”0; 5) Burkart-Cordes (Mazda 323) a 8’53”3; 6) Galluzzi-Casalloni (Opel Corsa Gsi) a 8’56”2; 7) Leoni-Arca (Ford Escort Rs) a 12’52”0; 8) Mazza-Costa (Ford Escort Rs) a 29’20”8.
































