La Lombardia vince la Coppa Italia delle Regioni di Tiro con l’Arco di Cagliari

La Lombardia precede tutti a Cagliari, sollevando per la quinta volta nella sua storia la regale Coppa Italia delle Regioni. L’ultima volta fu nel 2012 e un po’ di fortuna deve aver portato il suo presidente regionale Marco Capelli da poco tempo al comando e alla sua prima manifestazione importante. Alle spalle dei vincitori una sorprendente Umbria e poi la Toscana.

Ma gioisce tantissimo anche l’arcieria sarda, non solo per l’impeccabile dispiegamento di forze messo in campo tra lo stadio di atletica Riccardo Santoru e il centralissimo polmone verde di Monte Urpinu. Sotto il profilo prettamente agonistico, infatti, ottiene un undicesimo posto assoluto che risulta essere la migliore prestazione degli ultimi anni, ma non da quando la manifestazione, dedicata alla memoria di Gino Mattielli, è stata istituita (2002).

Non riescono a salire sul podio i due componenti dell’Arco Olimpico Mixed Team Ajeeb Medda e Debora Pinna (Arcieri Uras) che dopo le frecce di spareggio devono arrendersi al duo Belli – Curato dell’Emilia Romagna. Ma l’intero movimento sardo è ugualmente contento per l’exploit di questi due valorosi atleti che mai in precedenza avevano tirato assieme.

La cerimonia finale è stata preparata nei minimi dettagli dando la giusta importanza ai quasi 300 atleti in rappresentanza di 19 regioni (non c’era la Valle d’Aosta), più le delegazioni di Trento e Bolzano. Otto figuranti dell’Associazione Ballu Tundu Karalis, che indossavano i costumi tradizionali dei comuni di Cagliari, Buddusò, Ovodda e Cabras (in rappresentanza delle quattro province sarde) hanno avvicinato sul grande podio le targhe e le medaglie. A consegnarle direttamente agli atleti ci hanno pensato le autorità presenti tra cui il presidente nazionale FITARCO Mario Scarzella, il vicepresidente Vicario Paolo Poddighe, i presidenti regionali di CONI e CIP Gianfranco Fara e Cristina Sanna, e poi tutti i presidenti dei comitati regionali FITARCO capeggiati dal padrone di casa Giuseppe Spanu. Colpiti dalla spettacolare scenografia tutti i protagonisti quasi non fanno caso al sole che irradia il suo calore a temperature record.

Ma a ristorare i partecipanti, durante la tre giorni, ci ha pensato il pool organizzativo di centocinquanta persone costituito da atleti e dirigenti di gran parte delle 18 società affiliate alla FITARCO isolana. A Monte Urpinu tra i campi di qualifica Hunter e Field hanno operato i rappresentanti di Arcieri Torres, Sardara Archery Team, Arcieri Uras, Arcieri Annuagras Nurachi. Il campo degli scontri ha visto come abili coordinatori i seguenti club: Arcieri Ichnos Assemini e ArcoClub Portoscuso. Allo Stadio Santoru, ad allestire il Campo Targa c’erano: Arcieri Nuragici Cagliari, Arcieri Quattro Mori Cagliari, Arcieri Galluresi Telti, Arcieri Terranoa Olbia e Arcieri Mejlogu Bonorva.

“Sono molto soddisfatto perché le rappresentative regionali non hanno palesato alcuna lamentela – riepiloga uno stanco ma felice presidente regionale FITARCO Giuseppe Spanu – e si sono congratulate per l’accoglienza avuta, i trasporti messi a loro disposizione grazie anche al contributo prezioso della Polizia di Stato, e la bellezza dei campi. A Monte Urpinu durante la gara hanno fatto spesso e volentieri la loro apparizione i pavoni che noncuranti della posta in palio si fermavano a ostentare la loro caratteristica ruota. E ciò ha divertito tanto gli arcieri. Sono tante le persone che si sono messe a disposizione per la buona riuscita della manifestazione, e questo ci ha fatto molto piacere. In futuro ricorderò l’edizione sarda della Coppa Italia delle Regioni per la grande coesione tra i centocinquanta volontari e il risultato agonistico finale, ben superiore alla media”.

A quattordici anni, e solo dopo quattro stagioni di confidenza con la disciplina, sfiora per un soffio la medaglia di bronzo nell’Arco Olimpico, in una distanza familiarizzata solo di recente. Nonostante ciò il sangavinese Ajeeb Medda non nasconde la soddisfazione per il quarto posto nel Mixed Team assieme alla portoscusese Debora Pinna. Vanta diversi titoli regionali nelle categorie Giovanissimi e Allievi e per tre volte è riuscito a qualificarsi ai campionati Italiani sia Targa, sia Indoor.

“Sono soddisfattissimo perché nonostante appartenga alla categoria Allievi ho tirato dai 70 metri anziché dagli abituali 60 – evidenzia Ajeeb – e mai avrei immaginato di arrivare così in fondo perché la qualifica non è andata al top, ero conscio che in alcune volèe avrei potuto fare di più. Siamo comunque riusciti ad entrare nella fase degli scontri e in quel contesto ci siamo messi alle spalle tanti avversari fino al raggiungimento della semifinale dove la Lombardia si è mostrata superiore. Nella finalina per il bronzo la tensione si è messa di traverso perché era la prima volta che mi trovavo in un contesto così prestigioso. Di sicuro l’Emilia Romagna ha puntato sull’esperienza per prevalere. Ma per come è andata la reputo una vittoria. Ora mi attendono i campionati regionali del 14 luglio che si terranno a Sardara. Mi sto allenando duramente per conquistare il podio. Spero di avere nuove soddisfazioni nella prossima stagione.

Debora Pinna inizia a tirare nel 2011, all’età di 14 anni nel team di Portoscuso, ma da due mesi gareggia per gli Arcieri Uras. Ha conquistato un argento agli Italiani Campagna del 2016, e un bronzo nell’edizione successiva. E lo scorso anno un terzo posto individuale alla Coppa delle Regioni. “Dopo tutto ci siamo avventurati fino alle semifinali partendo da un decimo posto in classifica – ricorda Debora – e poi scontro dopo scontro siamo andati avanti. Si poteva fare di più ma io sono molto contenta della prestazione globale, abbiamo combattuto duramente, grazie anche agli allenamenti assidui durante gli ultimi raduni regionali. Credo che gli arcieri della Penisola abbiano più possibilità di confrontarsi periodicamente rispetto a noi e quindi hanno più opportunità nel gestire al meglio certe situazioni di gara. E poi con Ajeeb non avevamo mai tirato insieme, ma nonostante tutto abbiamo trovato subito un feeling con la consapevolezza che ognuno doveva fare il proprio nella convinzione di migliorarsi sempre. Mi fa piacere constatare che il movimento sardo stia crescendo, vedo anche più giovani che si stanno avvicinando alla pratica. Speriamo di ritrovarci così numerosi anche ai prossimi campionati italiani di luglio e settembre”.

Nell’ Arco Olimpico 40 metri, Irene Riguer (Arcieri 4 Mori) e Michele Pia (Arcieri Uras) cedono al primo turno. Giacomo Pia (Arcieri Uras) e Valentina Gavrila (Arcieri 4 Mori) avanzano fino al secondo turno dei 60 metri.

Il Mix team Compound formato da Ilaria Spanu (Arcieri Uras) e Fabio Marras (Arcieri Mejlogu) li imita bloccandosi allo stesso punto

Nel Campagna il team femminile ottiene un ottimo sesto posto con Sara Pinna (Arcieri Uras), Martina del Duca (Sardara Archery Team), Elga Etzi (Arcoclub Portoscuso).

Decima è invece la posizione del team maschile costituito da Carlo Del Castello (Arcieri Uras), Daniel Caddeo (Sardara Archery Team) e Giacomo Bandini (Arcieri Uras).

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