Visioni d’artista nel segno del nouveau cirque: si alza il sipario su Circo in Villa 2020 / I Rassegna Internazionale di Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna a Villa Pollini in via Edward Jenner a Cagliari. “Circo in Villa” 2020 chiude un’estate particolarmente intensa con la “ripartenza” della Stagione 2019-2020 dopo la riapertura dei teatri e la riprogrammazione degli spettacoli “sospesi” – oltre al XXXVIII Festival La Notte dei Poeti. La rassegna completa una parte del programma del Circuito Multidisciplinare dedicato al circo contemporaneo e ha lo scopo di coinvolgere nuove e diverse fasce di pubblico, sorprendendo ed emozionando gli spettatori con la forza delle performances dal vivo. “Circo in Villa” 2020 vuol essere anche il segnale di una volontà di proseguire l’attività – sempre nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza antiCovid – in attesa decreti ministeriali che dovrebbero rendere possibile un ritorno in teatro a capienza piena, invece dei 200 posti previsti dall’attuale normativa.
“Circo in Villa” 2020 è una rassegna di respiro internazionale incentrata sul circo contemporaneo che arricchisce l’offerta del CeDAC con una panoramica sulle molteplici e differenti declinazioni di quest’arte “giovane” e affascinante, la quale racchiude in sé infinite possibilità.
Sei i titoli in cartellone da venerdì 25 settembre fino a sabato 3 ottobre con alcune delle compagnie e degli artisti più interessanti e originali del panorama nazionale (e isolano) – dal divertente e coinvolgente “Circus Maccus” di Virginia Viviano a “PopBins” con gli irresistibili Jashgawronsky Brothers, e ancora “La Commedia del Tango” in tutta la sua “meravigliosa leggerezza” con Los Guardiola, ovvero Marcelo Guardiola e Giorgia Marchiori, il fantastico “Omino della Pioggia” di e con Michele Cafaggi per la regia di Ted Luminarc, per chiudere in bellezza con Nando e Maila (al secolo Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani) tra il fascino di una “Sonata per tubi” e l’omaggio alla grande tradizione russa con “Kalinka”.

Il CeDAC accende i riflettori sul circo contemporaneo con una rassegna che mette in risalto le innumerevoli variazioni e potenzialità di un’arte fondata sulla tecnica e sulla fantasia, che riunisce in sé e rielabora in differenti combinazioni generi e stili, tra rimandi a epoche e registri diversi – dalla recitazione di monologhi e dialoghi in un teatro “multimediale” la cui scrittura scenica comprende elementi acrobatici e coreutici, oltre a effetti di luce e musiche, a improbabili e imprevedibili performances musicali ricche di sketches e gags, alle immaginifiche coreografie “sospese” e rese enigmatiche da “magici” giochi di luci e ombre, che spaziano dalla danza classica, moderna e contemporanea in versione “acrobatica” fino alle danze etniche e ai balli popolari e perfino alle rigorose e seducenti figure del tango all’insegna di un’assoluta libertà d’espressione.
Sul palcoscenico artisti poliedrici – attori, danzatori, acrobati, giocolieri, musicisti, illusionisti e clowns – trasportano gli spettatori nei luoghi dell’immaginazione, si librano su altalene e trapezi, cantano e suonano, danzano sui tessuti e “sotto la pioggia”, tra oggetti volanti e “numeri” acrobatici e di magia: tra infinite metamorfosi, che riflettono i mille volti della realtà e indossano tutte le “maschere” per raccontare le loro storie e ammaliare un pubblico di tutte le età. Visioni in bilico tra vita e sogno per spettacoli avvincenti ed emozionanti, fantastici e pieni di poesia che conservano il tratto distintivo del circo – arte popolare per eccellenza – e si rivolgono a ogni tipo di pubblico per conquistarlo con l’immediatezza, la freschezza e la “spontaneità” (ad arte) e insieme il virtuosismo, l’umorismo e la poesia.

Ouverture – venerdì 25 settembre alle 18 con “Circus Maccus” – “storico” spettacolo-manifesto dell’omonima compagnia fondata e diretta da Virginia Viviano (che firma drammaturgia e regia): una pièce emozionante e divertente per un ideale viaggio “sotto il tendone” in compagnia degli artisti del circo che (si) raccontano tra ironia e poesia. Sotto i riflettori Marta Proietti Orzella (che interpreta Leo, l’impresario), Daniele Pettinau (alias Daniel Javenco), Alessandra Piga (nel ruolo di Rosa Lee), Paola Turata (Peggie), Andres Gutierrez (Il Marinaio Giocoliere) Silvia Sarritzu (La Contorsionista), Monica Ledda (La Ballerina sul Filo inesistente) tra monologhi e danze, numeri acrobatici e di giocoleria, in un’avvincente mise en scène tra «glamour e romanticismo».
S’intitola “PopBins” lo spettacolo degli Jashgawronsky Brothers – in cartellone sabato 26 settembre alle 18: dalla natia Armenia, Brother Pavel, Brother Francis, Brother Suren e Brother Richard portano in giro per l’Europa la loro originale “musica del riciclo”. Una performance travolgente in cui «gli oggetti comuni acquistano una nuova dimensione fantastica e comica»: nascono strumenti come la batteria da cucina e il sax innaffiatoio, il bassotuba imbuto e la trombatubo, ma gli istrionici artisti sanno “suonare” anche sacchetti di patatine e bottiglie, grattugie, coltelli e scope. “PopBins” – con la regia di Diego Carli – fin nel titolo “gioca” con i bidoni della spazzatura, per sovvertire la tradizionale idea dei “rifiuti” in un divertissement in chiave pop.
Sensualità e pathos domenica 27 settembre alle 18 con “La Commedia del Tango – meravigliosa leggerezza!” di e con Los Guardiola – alias Marcelo Guardiola e Giorgia Marchiori: un appassionante racconto per quadri ispirato ai capolavori della storia del popolare ballo argentino, reinterpretati dai due danzatori, mimi e attori in un affascinante carosello di emozioni. Un percorso nei labirinti della mente e del cuore, un invito a riflettere sulla fragilità e volubilità con un affresco di varia umanità – tra vizi e virtù – al ritmo sincopato di “un pensiero triste che si balla”. Lo spirito del tango rivive sulla scena tra le molteplici sfaccettature e le sottili sfumature di una danza che rappresenta anche un modo di vivere e pensare – abbandonandosi al fuoco della passione.

Un incantevole “Omino della Pioggia” – giovedì 1° ottobre alle 18 – per un sogno ad occhi aperti tra mille bolle di sapone: Michele Cafaggi (Premio Nazionale Franco Enriquez 2016) interpreta le poetiche avventure di un personaggio misterioso, un moderno clown alle prese con gocce d’acqua e fiocchi di neve. “La Fantasia è un posto dove ci piove dentro” spiega il sottotitolo dello spettacolo “senza parole” adatto a grandi e piccini, che rivela «la magia delle piccole cose». Tra atmosfere oniriche e deliziose invenzioni l’“Omino della Pioggia” si confronta con la complessità del mondo e il senso dell’esistenza con grazia e leggerezza e il piacere fanciullesco della meraviglia.
Classici accenti e scoppiettanti gags – venerdì 2 ottobre alle 18 – con la “Sonata per tubi” della Compagnia Nando e Maila (al secolo Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani) che eseguono celebri melodie utilizzando dei semplici tubi di plastica e via via i diversi attrezzi circensi, trasformandoli in strumenti musicali. Una pièce coinvolgente che insegna a guardare oltre le apparenze per scoprire la “voce” degli oggetti: “Sonata per tubi” è uno spettacolo-concerto in cui si mescolano acrobazie, giocoleria e musica. «Ogni cosa che tocchiamo o facciamo emette suono: sia gli attrezzi di circo, che il palco, che noi stessi» sottolineano gli artisti e infatti la scena si riempie di hula hoop sonanti, clave che diventano sax e diaboli sonori, per il divertimento di grandi e piccini.

“Circo in Villa” 2020 si chiude in bellezza – sabato 3 ottobre alle 18 – con “Kalinka”, fortunato spettacolo della Compagnia Nando e Maila che mette in scena, tra suggestioni “felliniane” e rimandi alla grande tradizione sovietica, “Il Circo Russo come non l’avete mai visto”. Un intrigante viaggio “dietro le quinte” in compagnia di Mascherpa, sedicente e alquanto “sgangherato” impresario e della primadonna Maila Zirovna, reduce (a suo dire) dai prestigiosi palcoscenici e dalle tournées internazionali del circo sovietico. Nell’incontro-scontro tra i due personaggi – figure emblematiche del circo tradizionale – nascono screzi, incomprensioni, perfino dispetti, in una drammaturgia rigorosa e ludica, fatta di ironici e buffi duetti tra musica e danze, che si tinge di tenerezza e poesia.
Info & prezzi: Ingresso €2 (indispensabile la prenotazione).
Per informazioni e prenotazioni: cell. 3454894565 – e-mail: biglietteria@cedacsardegna.it