Il Dromos Festival apre il sipario sulla sua ventisettesima edizione annunciando quattro concerti che si terranno nell’area archeologica di Tharros, lungo la costa del Sinis, a fine luglio. Un primo assaggio del programma che, come da tradizione, coinvolgerà Oristano e diversi centri della provincia, con musica, mostre, cinema e incontri. Il filo conduttore di quest’anno è “Hope” – speranza – ideale prosecuzione dei temi “People” e “Change” delle edizioni precedenti, per stimolare una riflessione collettiva su giustizia, equità e trasformazione sociale.
Si parte il 26 luglio con il progetto “Celebrate Weather Report”, frutto della collaborazione tra Kurt Elling e gli Yellowjackets. Il concerto è un omaggio a una delle formazioni più influenti del jazz-rock degli anni Settanta e Ottanta: i Weather Report. La voce di Elling, vincitore di due Grammy, e l’esperienza della band americana daranno nuova vita a brani storici e a composizioni inedite ispirate al repertorio del gruppo.
Il giorno successivo, domenica 27 luglio, salirà sul palco Jordan Rakei. Nato in Nuova Zelanda e cresciuto in Australia, Rakei è approdato a Londra nel 2015, imponendosi con un suono che intreccia soul, jazz ed elettronica. A Tharros presenterà il suo quinto lavoro discografico, “The Loop”, uscito nel 2024 con la Decca, in cui affronta temi legati all’evoluzione personale e alla sfera emotiva, con arrangiamenti orchestrali e un’estetica sonora sempre fuori dagli schemi.
Martedì 29 luglio sarà la volta di Gregory Porter, già ospite del festival nel 2017. Due volte premiato con il Grammy per i migliori album vocali jazz, Porter è noto per una vocalità profonda e coinvolgente. A Tharros si esibirà con una formazione affiatata, in un concerto che metterà in luce il suo stile influenzato da Nat King Cole, Joe Williams e Donny Hathaway, e dalla tradizione gospel della sua città natale, Bakersfield, in California.
Infine, mercoledì 30 luglio, Dee Dee Bridgewater chiuderà il ciclo di concerti a Tharros con il progetto “We Exist!”, dedicato alle canzoni di protesta e al ruolo delle donne nell’attivismo. La cantante americana, tre volte vincitrice del Grammy, si presenterà con un quartetto tutto al femminile, offrendo una rilettura musicale e politica attraverso la lente della contemporaneità.
Il cartellone completo sarà annunciato prossimamente, ma il programma di Tharros conferma già la vocazione del festival: unire musica e pensiero critico nei luoghi simbolo del territorio.