Con ingresso libero e gratuito, torna a Cagliari il Festival Corale Città di Cagliari, organizzato dal Coro Collegium Karalitanum. L’iniziativa, ormai appuntamento fisso per molti appassionati di musica corale e popolare, conferma anche quest’anno la propria vocazione culturale, proponendo un percorso che intreccia tradizione e sperimentazione.
Per il 2025 il Festival assume un titolo che racchiude un preciso significato: “Sa limba mea est musica”. La lingua e la musica sarda diventano il filo conduttore di un cartellone che mira a celebrare il patrimonio immateriale dell’Isola, mettendo in dialogo forme espressive differenti. L’idea è di valorizzare il canto in lingua sarda non solo come espressione artistica, ma come elemento identitario condiviso, capace di unire comunità e generazioni.
Tutti i concerti si muoveranno lungo questa direttrice, con l’obiettivo di trasformare la lingua in suono e in memoria collettiva. Al centro rimarrà la presenza del Coro Collegium Karalitanum, che si misurerà con le sonorità delle formazioni popolari isolane. Ne nasceranno accostamenti inediti, in cui la polifonia incontra le radici della tradizione, senza rinunciare a spazi di sperimentazione.
Un percorso che intende proporre al pubblico inediti dialoghi musicali, dove la coralità si intreccia con i canti della tradizione orale, aprendo a nuove possibilità di ascolto e interpretazione.
Il Festival prenderà avvio domenica 28 settembre. Alle 19:30, nella chiesa di Sant’Eulalia, saliranno sul palco i Tenores di Bitti Remunnu ‘e Locu, gruppo che da anni rappresenta nel mondo il canto a tenore, riconosciuto patrimonio immateriale dell’UNESCO.
La serata continuerà con un momento dedicato alla musica colta sarda. Il Coro Collegium Karalitanum, sotto la direzione di Giorgio Sanna, proporrà infatti la “Ninna nanna campidanese” del compositore Franco Oppo, autore che ha lasciato un segno importante nella scena musicale isolana e che fu ideatore del prestigioso “Festival Spaziomusica”.
Dopo l’appuntamento inaugurale, il Festival proseguirà sabato 11 ottobre nella chiesa della Madonna del Suffragio, al Cep, dove il Coro Villa Ecclesiae presenterà un repertorio dedicato ai Canti delle Miniere. Attraverso la musica si intrecceranno così le memorie legate al lavoro minerario, una parte fondamentale della storia sociale della Sardegna.
Il viaggio musicale continuerà poi sabato 29 novembre, nella chiesa di San Giuseppe, nel quartiere Santa Teresa. In quell’occasione sarà protagonista il Coro Serpeddì, formazione conosciuta anche a livello internazionale, che proporrà un programma incentrato sui canti campidanesi, tipici della tradizione vocale del sud dell’Isola.
La rassegna si concluderà sabato 20 dicembre, sempre nella chiesa di San Giuseppe, con il concerto del gruppo Cuncordia a Launeddas. Sarà un finale che riporterà l’attenzione sulle sonorità delle launeddas, lo strumento musicale più antico della Sardegna, capace ancora oggi di raccontare un legame profondo con la storia e le radici dell’Isola.
L’edizione 2025 del Festival Corale Città di Cagliari non sarà dunque soltanto una rassegna musicale, ma anche un percorso che attraversa la città, le sue chiese e i suoi quartieri, creando un itinerario sonoro che collega luoghi e comunità.
Attraverso la scelta di programmi diversi e di gruppi con esperienze artistiche variegate, il Festival intende offrire al pubblico un’occasione di incontro con la lingua e la musica sarda, in un equilibrio costante tra memoria e contemporaneità.
