Confermata per il 16 luglio 2025, nel Parco Mario Cervo di Olbia, la serata finale dell’undicesima edizione del Premio Mario Cervo, riconoscimento dedicato alla produzione discografica sarda. Nato nel 2015 con l’obiettivo di valorizzare il lavoro degli artisti isolani che promuovono, attraverso la musica, il patrimonio culturale della Sardegna, il premio seleziona ogni anno cinque dischi pubblicati in formato fisico nell’anno precedente.
Per il 2025, la giuria – coordinata dalla conduttrice radiofonica Rita Nurra e composta da Giacomo Serreli, Marco Mulas, Gino Marielli, Cristian Asara, Giovanni Del Fonso e Licia Mele – ha selezionato cinque progetti musicali eterogenei, rappresentativi della ricchezza espressiva dell’isola.
Tra i premiati c’è “Anima Viola” (ForMe/Ada Music Italy) di Solosophia. Il disco d’esordio di Sophia Murgia, cantautrice sarda con esperienza internazionale, è il risultato di un percorso che l’ha vista esibirsi in contesti prestigiosi, dal Red Valley all’Isle of Wight Festival, fino al duetto con Elisa all’Olbia Arena. L’album, composto da 14 tracce, è stato pubblicato nel 2024.
A ricevere il riconoscimento anche il violoncellista Gianluca Pischedda, con il suo nuovo album “Vagabond”. Otto brani che proseguono un cammino musicale iniziato anni fa, segnato dalla costante ricerca e dalla metafora del viaggio come apertura al cambiamento e alla scoperta.
Altro disco selezionato è “Andalos Noas” (Worldwide) del gruppo Niera, formazione nata nel 2012 a Ittiri. La band propone brani in lingua sarda logudorese, con una cifra stilistica orientata verso un pop-rock raffinato. La scelta linguistica, centrale nella loro poetica, diventa strumento per riaffermare l’identità attraverso sonorità contemporanee.
C’è poi l’esordio discografico dell’ensemble Syncopated City, omonimo al titolo dell’album (Sardinia Art Lab), progetto nato dalla collaborazione tra Irene Salis e Stefano Casti. Il disco unisce generi diversi – jazz, elettronica, grunge, bossanova – in un mix originale e cantato in inglese. Sul palco, il duo sarà affiancato dal batterista Maurizio Vizilio.
Chiude la cinquina premiata il secondo album da solista del polistrumentista Simone Soro, “Ispirale” (Raighes Factory). L’opera è un viaggio musicale tra jazz, tango e afro-beat, frutto di un percorso artistico iniziato nel mondo del violino classico e poi approdato all’improvvisazione.
Come ogni anno, il Premio assegna anche un riconoscimento al Disco Storico custodito nell’Archivio Mario Cervo. La scelta per il 2025 è caduta su “Su lamentu de su pastore”, primo LP del Coro di Orgosolo Gruppo Rubanu, pubblicato nel 1975 dall’etichetta AEDO. Il disco, che contiene testi di Nicolò Rubanu e brani tratti dalla letteratura sarda, rappresenta una testimonianza della trasformazione culturale della comunità agropastorale. A ritirare il premio sarà Giuseppe Rubanu, mentre l’esecuzione dei brani sarà affidata al Tenore Murales di Orgosolo.
La serata sarà presentata da Giacomo Serreli. La direzione artistica è curata da Velia e Ottavio Cervo, figli del collezionista Mario Cervo, che dedicò la vita a raccogliere vinili, audiocassette e materiali legati alla musica sarda. Oggi il suo archivio, trasformato in casa-museo, conserva circa 3.500 schede informative e oltre 10.000 pezzi digitalizzati.
A ciascun artista selezionato sarà consegnata una scultura realizzata in bronzo e argento, opera dell’artista Venceslao Mascia e della cantante Cristina Ravot.
































