Ultimo appuntamento dell’anno per il Festival Spaziomusica, la rassegna dedicata alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni, che quest’anno soffia sulle sue trentotto candeline.
Venerdì 20 dicembre la rassegna si trasferisce negli spazi di Sa Manifattura per il Concerto di Natale: quattro appuntamenti in collaborazione con il festival Signal Reload, quest’anno alla sua seconda edizione, organizzato dall’associazione Ticonzero.
Alle 18 il primo set vedrà impegnato l’artista sonoro, performer, docente e ricercatore Daniele Ledda nella performance audio visuale “Solid Memos”: una interpretazione in tempo reale della elaborazione di immagini fotografiche ottenute con la tecnica fotochimica del bianco e nero, realizzate dallo stesso autore.
Mezzora dopo (alle 18:30) concerto del quartetto composto da Roberto Maria Desiato (flauto), Carlo Berretta, (contrabbasso), Livio Solinas, (sassofono), Federico Raspa e Francesco Corrias (live electronics).
La formazione sarà impegnata con un programma che prevede l’esecuzione delle composizioni di Jean-Claude Risset, “Passages” (1982), per flauto e nastro magnetico; Federico Raspa, “Habe Cavesher” (2019), per contrabbasso ed elettronica; Francesco Corrias, “Sax Waves” (2019), per sassofono ed elettronica.
Il concerto è realizzato in collaborazione con la classe di Musica Elettronica del Conservatorio di Sassari e l’Associazione Musicale Laborintus.
Alle 19 in
scena la performance “Sleeping on the
Moon” (in collaborazione con l’associazione Ticonzero), che vedrà impegnati Matteo Loglisci (testi e voce
narrante) e
Andrea
Balia (sonorizzazione elettronica).
Nel cinquantenario dal primo sbarco sulla Luna, i due artisti compiranno un
viaggio di andata e ritorno che ripercorre la storia dello sbarco sul nostro
satellite.
Il compito di chiudere in bellezza la serata, alle 21, sarà affidato all’opera buffa in due intermezzi “La Serva Padrona”, di G.B. Pergolesi, con Alice Madeddu (soprano) nel ruolo di Serpina, Manuel Cossu (basso) nel ruolo di Uberto, e Gabriele Barria nel ruolo di Vespone. La regia sarà curata in questa occasione da Ivano Cugia, con l’orchestra Cadossène diretta da Giacomo Medas. L’evento è realizzato in questa occasione in collaborazione con l’associazione Incontri Musicali.
Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie: Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è l’altro servo di Uberto (Vespone il muto) travestito da soldato. Serpina chiede a Uberto una dote di 4000 scudi; Uberto, pur di non pagare, sposerà Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona.
L’Opera fu rappresentata la prima volta a Napoli nel 1733, la Serva padrona e considerata a tutti gli effetti l’inizio del nuovo genere dell’Opera Buffa.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti della manifestazione è gratuito.