Da giovedì 28 agosto a giovedì 11 settembre Quartu Sant’Elena ospita la prima edizione del “Quartu Cultura Festival”, un progetto che attraversa musica, danza, letteratura e teatro. L’evento si svolge nella cornice del Parco Naturale Regionale Molentargius Saline, valorizzando un’area di grande interesse ambientale e culturale della città. La manifestazione nasce su impulso della Fondazione Quartu Cultura, istituita con l’obiettivo di promuovere e gestire gli itinerari del sapere, inserendosi nel percorso di oltre 680 appuntamenti organizzati sul territorio lo scorso anno.
Il sindaco Graziano Milia, presidente della Fondazione, sottolinea come la cultura rappresenti un pilastro della crescita comunitaria, intesa non solo come educazione intellettuale ma anche come educazione delle emozioni. La programmazione culturale continua, avviata dall’amministrazione, mira a creare un palcoscenico urbano permanente e a consolidare la città come meta culturale accessibile a un pubblico ampio e diversificato. La Fondazione, secondo Milia, è uno strumento pensato per dare continuità e incisività all’investimento culturale sul lungo periodo.
Il festival propone cinque serate che combinano spettacolo e natura. Si apre il 28 agosto con Petra Magoni & Arké String Quartet e il progetto “Subversion”, un concerto teatrale che attraversa secoli di musica e letteratura, da Kurt Weill e John Cage ai Beatles e Amy Winehouse. Il 30 agosto il violinista e direttore d’orchestra Fabio Biondi si esibisce con l’ensemble barocca Europa Galante, interpreti di un repertorio che spazia dal periodo classico al barocco italiano.
Il 3 settembre il reading “Passavamo sulla terra leggeri”, dedicato ai trenta anni dalla scomparsa dello scrittore Sergio Atzeni, vede Tullio Solenghi ed Elena Pau interpretare testi e poesie dell’autore sardo, accompagnati dalle musiche originali di Alessandro Nidi. Il 6 settembre Sergio Bernal porta sul palco il flamenco con “Una noche di flamenco”, uno spettacolo che unisce coreografie classiche e tradizione gitana, mentre il 11 settembre il festival si chiude con Aziza Mustafa-Zadeh e il figlio Ramiz-Han in “Piano solo”, un concerto che fonde jazz e improvvisazione azeri, proseguendo l’eredità musicale del celebre pianista Vagif Mustafa-Zadeh.
La scelta del Parco Naturale Molentargius Saline come location crea un dialogo tra cultura e ambiente, offrendo un’esperienza immersiva in un’area di grande valore naturalistico, nota per la nidificazione dei fenicotteri rosa. Oltre ad ospitare il festival, il Parco sostiene un programma integrato di eventi culturali volti a rafforzare l’identità locale e promuovere un turismo sostenibile.
Gli spettacoli iniziano alle ore 21 e l’accesso avviene dal prato oltre l’area giochi di via Don Giordi. Biglietti e abbonamenti sono disponibili online e presso Box Office Sardegna.
