Concerti al Conservatorio di Sassari, musica da Grieg a Brahms con Walter Masala e il Quartetto Artea

Il 21 e 23 maggio nella sala Sassu due appuntamenti a ingresso libero per “I mercoledì del Conservatorio”: recital pianistico di Walter Masala e debutto del Quartetto Artea con musiche di Mozart e Brahms

Walter Masala

Walter Masala

Due concerti in una settimana attendono il pubblico della sala Sassu del Conservatorio Canepa di Sassari, inseriti nella rassegna “I mercoledì del Conservatorio”, entrambi a ingresso libero e gratuito.

Mercoledì 21 maggio alle 19:00 l’allievo Walter Masala eseguirà otto Pezzi lirici op. 38 e la Sonata op. 7 di Edvard Grieg, Due poemi op. 32 di Aleksandr Skrjabin e la Ballata n. 2 S 171 di Franz Liszt. Walter Masala, iscritto al Conservatorio mentre ancora frequentava il Liceo Classico Azuni, è attualmente al biennio accademico grazie al quale ha potuto seguire masterclass con Jean-François Antonioli, Florian Noack, Carlos Manchado, Roberto Plano.

Venerdì 23 maggio, eccezionalmente alle 18:30, sul palcoscenico della sala Sassu salirà il neonato Quartetto Artea, formato da musicisti che si sono conosciuti, da docenti, proprio al Conservatorio di Sassari: Manfred Croci (violino), Stefania Pisanu (viola), Chiara Burattini (violoncello) e Fabio Moi (pianoforte). Al Canepa i quattro artisti sono stati di recente immessi in ruolo e hanno dato vita a una nuova formazione che farà in questa occasione la prima uscita pubblica. Il programma prevede il Quartetto in sol minore K478 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Quartetto in do minore op. 60 di Johannes Brahms.

Il Quartetto di Mozart fu scritto nel 1785 e apparve come una composizione rivoluzionaria, abbandonando la prassi del pianoforte come solista e degli archi come puro accompagnamento. In quest’opera tutti gli strumenti sono in versione concertante. Il Quartetto di Brahms ebbe una gestazione di ben vent’anni e vide la luce nel 1875. Opera fortemente appassionata e drammatica, venne concepita nel periodo della malattia di Robert Schumann, amico e mentore di Brahms. Il brano risente del tormento interiore per la tragica perdita dell’amico e allo stesso tempo dell’amore silenzioso e probabilmente non corrisposto per Clara Schumann. I quartetti, scritti a cento anni di distanza l’uno dall’altro, appaiono come opere che non abbandonano mai completamente gli schemi classici ma se ne allontanano in continuazione, per osare in modo innovativo e creativo.

Exit mobile version