Il Premio “Rosalia Uras Medica” torna con la sua quarta edizione, confermando un impegno che unisce memoria e riconoscimento professionale. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale e di Promozione Umana “Rosalia Uras Medica” in collaborazione con i Comuni di Sassari, Cagliari e San Sperate e con il contributo della Fondazione di Sardegna, si svolgerà in due serate: il 21 ottobre al Teatro Civico di Sassari e il 22 ottobre al Teatro Massimo di Cagliari.
Nato nel 2021 a un anno dalla scomparsa di Rosalia Uras, medico chirurgo e donna di grande umanità, il premio intende valorizzare giovani laureati e laureate in Medicina e Chirurgia che si distinguono per la qualità e l’innovazione dei loro studi in materia di difesa della vita e dei diritti delle persone e delle comunità. Per la prima volta, l’edizione 2025 assume carattere regionale, coinvolgendo gli atenei di Sassari e Cagliari.
A Sassari, nella serata inaugurale di martedì 21 ottobre, la cerimonia di consegna si terrà al Teatro Civico di corso Vittorio Emanuele II (ore 19), con ingresso contingentato fino a esaurimento posti. Saranno presenti il sindaco Giuseppe Mascia, il presidente della Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu, il sindaco di San Sperate Fabrizio Madeddu, autorità pubbliche e la famiglia di Rosalia Uras. Il riconoscimento sarà conferito alla dottoressa Marta Scolè per una tesi discussa all’Università di Sassari dal titolo “Understanding the role of gut mucosal immunity in multiple sclerosis towards the development of new therapies”, relatore il professor Francesco Cucca.
Il giorno successivo, mercoledì 22 ottobre, l’appuntamento sarà al Teatro Massimo di Cagliari (ore 19), dove verrà consegnato il premio alla dottoressa Lorena Lubrano Lavadera per la tesi “HER2-low e HER2-ultralow nel carcinoma mammario: valutazione immunoistochimica, confronto inter-osservatore e contributo dell’intelligenza artificiale”, discussa presso l’Università di Cagliari sotto la guida della professoressa Clara Gerosa.
In entrambe le serate, la premiazione sarà seguita dal concerto del Kahil El’Zabar’s Ethnic Heritage Ensemble Quartet, a conferma della scelta dell’Associazione di adottare il jazz come linguaggio di dialogo culturale e libertà di espressione.
Il Premio “Rosalia Uras Medica” rappresenta non solo un tributo alla figura di una professionista che ha dedicato la propria vita alla cura degli altri, ma anche un’occasione di confronto culturale e scientifico. L’organizzazione, presieduta da Paolo Zucca, ha ringraziato il comitato scientifico coordinato da Raimondo Ibba e formato da Salvatore Rubino, Antonella Pantaleo, Paolo Contu, Antonello Pani e PierPaolo Terragni per l’attenta valutazione delle tesi pervenute.
Accanto alle cerimonie di premiazione, il programma prevede momenti di dibattito e riflessione dedicati a figure significative della vita pubblica e culturale sarda. Tra i protagonisti ricordati figurano Emanuele Sanna, medico e politico di rilievo nel panorama regionale; Basiliano Sulis, fondatore della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”; Angelo Chessa, medico e attivista per la verità sulla tragedia del Moby Prince; e Paolo Pillonca, giornalista, poeta e tra i principali promotori della lingua sarda. L’edizione 2025 rinnova così l’intento originario del premio: onorare chi fa della medicina non solo una professione, ma un servizio di umanità e responsabilità civile.































