Il battito del cuore e il respiro, poi una dolce melodia, come la vita che scorre di un bimbo che si affaccia al mondo. È già passato un anno e mezzo da quando Enea è nato e adesso quel sentimento di un padre per il proprio figlio diventa musica.
Vanni Masala, musicista e organettista tra i più apprezzati e conosciuti della Sardegna, componente del duo Fantafolk, è l’autore del brano, interamente strumentale, intitolato semplicemente “Enea”.
«È dedicato a mio figlio, ci stavo lavorando da oltre un anno, la sua età», racconta. Completamente realizzato con l’ausilio dell’organetto, con il ricorso a piccole elaborazioni digitali, “Enea” è un concentrato di maestria musicale. «La nascita e lo scorrere del tempo di questi mesi, un bambino che cresce, tutto messo in musica con una elaborazione new age. La melodia è eseguita con l’organetto, ma anche gli altri momenti: il battito del cuore è creato battendo sulla cassa, il respiro agendo con il mantice», spiega Masala. Tutte le sensazioni di un padre per il proprio figlio, dalla gioia all’amore, tradotte in suoni e note.
“Enea” è distribuito su tutti i portali web e store musicali che propongono lo streaming.
Nipote (il nonno Tonino era un noto suonatore) e figlio d’arte (Paolo, insegnante di ballo sardo ed ex animatore di piazze sarde), Vanni Masala, oristanese, ha iniziato a suonare l’organetto a sei anni. Laureato con il massimo dei voti in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma nel 2010, è un musicista poliedrico “a tempo pieno”.
Ha portato la sua musica in Argentina, Cile, Messico, Giappone, Thailandia, Russia e in tutta Europa, collaborando anche con artisti di fama mondiale. Con Andrea Pisu forma il duo “Fantafolk”.
Durante la pandemia ha avuto grande risonanza un loro videoclip girato nell’isola di Mal di Ventre della cover con organetto e launeddas della celebre “The sound of Silence”, che ha registrato oltre tre milioni di visualizzazioni su Facebook.
Il duo Fantafolk in questi giorni torna in Giappone, in particolare a Osaka per l’Expo, con due concerti nel teatro dell’Esposizione Universale, per rappresentare la Sardegna e l’Italia in occasione del grande evento internazionale.