Dall’8 al 16 agosto, ritorna Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, giunto alla sua trentottesima edizione. La base resta Berchidda, paese natale del trombettista sardo, ma il cartellone si estende come di consueto in numerosi centri del nord Sardegna: tra gli altri, Alà dei Sardi, Arzachena, Banari, Bortigiadas, Budoni, Loiri Porto San Paolo, Oschiri, Ozieri, Porto Rotondo, Posada, San Teodoro, Sant’Antonio di Gallura, Tempio Pausania e Viddalba.
Il tema di quest’anno, “What a Wonderful World”, prende spunto dal celebre brano portato al successo da Louis Armstrong nel 1968. Un inno alla bellezza possibile anche nei tempi più complessi, e un filo conduttore che Fresu lega idealmente ai leitmotiv delle edizioni precedenti.
Il festival si apre l’8 agosto con un doppio appuntamento: alle 18 a Puntaldia, Nick The Nightfly si esibisce al Golf Club; la sera, Simona Molinari è attesa al Teatro all’aperto Mario Ceroli di Porto Rotondo. Il giorno dopo, sabato 9 agosto, si parte da Livorno per una traversata marittima sulle navi della Sardinia Ferries, dove suoneranno i Mefisto Brass. Alle 12 a Berchidda, il tradizionale brindisi con la Cantina Giogantinu dà il via alle mostre che accompagneranno tutto il festival, tra cui “Time to Time 2024” con gli scatti di Paolo Soriani e Francesca Sara Cauli. In serata, Paola Turci sarà protagonista a Tempio Pausania del concerto dedicato a Fabrizio De André, mentre a Berchidda suonano i Freak Motel.
Il programma prosegue domenica 10 agosto con concerti tra Viddalba (Monica Demuru e Natalio Mangalavite), Posada (Ettore Fioravanti col quartetto Opus Magnum) e Arzachena (DayKoda). Lunedì 11 agosto si suona tra Budoni, Loiri Porto San Paolo e, in serata, nella piazza centrale di Berchidda con Ze in the Clouds e Stefano Bollani con il suo Danish Trio. A seguire, parte lo spazio Time After Time, che ogni notte porterà un ospite diverso alla Piazzetta di legno.
Il 12 agosto è la volta di Ivan Segreto a Bortigiadas, Hobby Horse a Banari ed Enrico Rava con i Fearless Five a Berchidda. Il giorno dopo (13 agosto), Eleonora Strino Trio suona a Sant’Antonio di Gallura, mentre a Oschiri si tiene lo spettacolo di Pietro Lussu e Felice Montervino tratto da “Un anno sull’Altipiano”. A Berchidda si esibiscono Danilo Rea e, subito dopo, Trentemøller.
Il 14 agosto apre con Stefania Tallini e Franco Piana ad Alà dei Sardi, seguiti da Bebo Ferra e Salvatore Maiore a Ozieri. In serata, torna il trio Mare Nostrum con Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren. Il 15 agosto, spazio alla letteratura con l’intervento di Alessandro Bergonzoni e al pranzo berchiddese alla chiesa di San Michele. In serata, la Banda Musicale Bernardo De Muro esegue “What a Wonderful World”, seguita dai concerti di Svaneborg Kardyb e Les Amazones d’Afrique.
Sabato 16 agosto si chiude con una giornata a Berchidda dedicata al dialogo e alla memoria. Alle 11:30 al Museo del Vino viene presentata la bottiglia da collezione della Cantina Giogantinu e il progetto editoriale “Time in Jazz Diary 2024”. Fresu dialogherà con l’autore Paolo Soriani. In chiusura, alle 18, il Paolo Fresu Devil Quartet si esibirà alla Peschiera di San Teodoro.
Come ogni anno, Time in Jazz attraversa linguaggi e generazioni, abbinando concerti ad attività collaterali. Le mostre restano visitabili per l’intera durata del festival. Non mancano presentazioni di libri, iniziative ambientali, degustazioni, e lo spazio Time to Children, attivo dal 10 al 15 agosto nel giardino di “Sa colte ‘e s’Oltijiu”.
Completano il palinsesto gli appuntamenti after hour con i dj set di Renton e la rassegna preserale FestivalBar, che ospita ogni sera una proposta musicale femminile in uno dei bar del paese.