È disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali “A casa mia”, il nuovo album di Christian Tola. Il cantautore sardo torna a pubblicare un lavoro da solista dopo gli anni trascorsi a Mosca, aprendo una fase artistica più personale e poliedrica. Nove brani per raccontare, con ironia e disincanto, il ritorno — geografico, emotivo e creativo — alle proprie radici.
Il titolo “A casa mia”, tratto dal brano omonimo, sintetizza lo spirito di un disco che segna un ritorno non solo fisico in Sardegna ma anche simbolico, dopo le esperienze internazionali con gli Sw.iT. e l’Axiom Project. “A casa mia è un disco più vario del precedente, ma unito dalla cura per i testi” racconta Tola. “Nella tradizione jazz spesso la parola è un accessorio. Io invece parto proprio da lì: dal testo come cuore emotivo della musica”.
Registrato nella primavera del 2025 al Soundream Studio, l’album è stato prodotto e arrangiato dallo stesso artista con la collaborazione di un gruppo di musicisti sardi tra cui Daniele Russo, Andrea Lai, Luca Cocco, Giuseppe Joe Murgia, Dario Zara, Matteo Floris, Pierpaolo Liori, Mariano Argiolas, Laura J. Marras e Stefano Di Carlo. Mix e master sono stati curati da Michele Palmas, mentre le grafiche sono firmate da Alessandro Buffa.
Le nove tracce di “A casa mia” attraversano diversi registri musicali e tematici, unendo jazz, swing, tango, sonorità latine e cantautorato contemporaneo. Il filo conduttore è la libertà espressiva, con testi che osservano il quotidiano in chiave ironica e riflessiva. Dalla malinconia de “Il peggio è passato” ai paradossi di “Transizione digitale”, fino alla gelosia rétro di “Lascia le chiavi” e alla leggerezza surreale di “Pandino verde acqua”, il disco alterna intimità e sguardo critico, autobiografia e immaginazione.
Tra i brani più rappresentativi spiccano anche “De Lorean”, un viaggio visionario in un futuro distopico, e “Marlene (Nuova normalità)”, che riflette sulle contraddizioni del periodo pandemico. Ma è con “A casa mia” che il progetto trova la sua essenza: un racconto ironico e affettuoso sugli oggetti che “spariscono” in casa, metafora di una quotidianità in cui riconoscersi.
Nato a Fordongianus nel 1975, Christian Tola ha costruito una carriera variegata come cantante, tastierista, autore e arrangiatore. Dopo gli studi in Lingue e Letterature Straniere e il diploma in Canto Jazz al Conservatorio di Cagliari, ha pubblicato tre album da solista — “Sì” (2007), “The Groove Machine” (2012) e “Primavera a Mosca” (2016) — partecipando a numerosi contest e festival, tra cui il Premio Mia Martini e l’European Jazz Expo.
Dal 2012 al 2019 ha vissuto a Mosca, collaborando con la scena jazz locale e dando vita ai progetti Sw.iT. e Axiom Project, che gli hanno permesso di esplorare contaminazioni tra swing, jazz e rock elettronico. Nel 2025, oltre a “A casa mia”, è prevista anche l’uscita di “Sia luce”, il nuovo album dell’Axiom Project, a conferma di una ricerca musicale costante tra tradizione, sperimentazione e ritorno alle origini.
