A Sassari un viaggio tra teatro, danza e jazz con la nuova stagione del CeDAC Sardegna

Dal 15 dicembre al 14 maggio, il Teatro Verdi, il Comunale e Il Vecchio Mulino ospitano una stagione ricca di prosa, danza e grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale

Paolo Fresu

Paolo Fresu

L’offerta culturale della stagione 2025-2026 a Sassari, coordinata dal CeDAC Sardegna, si presenta con un cartellone integrato di prosa, danza e musica, che si svolgerà principalmente presso il Teatro Verdi, il Teatro Comunale e Il Vecchio Mulino.

La Stagione di Prosa e Danza propone una programmazione che si estende da dicembre 2025 a maggio 2026, comprendendo 15 titoli tra prosa e danza. La rassegna si apre il 15 dicembre con “Iliade – Il gioco degli dèi”, un adattamento drammaturgico di Francesco Niccolini che riscrive la celebre opera di Omero riflettendo sui miti antichi e la guerra. Segue uno spettacolo di arti varie l’8 gennaio 2026, “Dove eravamo rimasti”, con Massimo Lopez e Tullio Solenghi accompagnati dalla Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio, che miscela sketch, musica e video con riferimenti a momenti della cultura popolare. Il 19 gennaio sarà la volta della commedia “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni, con Caterina Murino nel ruolo di Rosaura: un testo che racconta l’emancipazione femminile con ironia attraverso intrighi amorosi.

Il 22 gennaio debutta “España”, uno spettacolo del Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma “Larreal” di Madrid che intreccia danza classica, flamenco e bolero, seguito da “Re Chicchinella” il 2 febbraio, adattamento teatrale di Emma Dante da un racconto seicentesco napoletano che esplora temi familiari e di potere. Il 16 febbraio il trombettista Paolo Fresu rende omaggio a Miles Davis con “Kind of Miles”, mentre il 21 febbraio debutterà “Il fuoco era la cura” tratto dal romanzo distopico Fahrenheit 451, che affronta la perdita della memoria culturale.

Il cartellone prosegue il 10 marzo con “Amadeus” di Peter Shaffer, nella versione curata da Ferdinando Bruni con i costumi di Antonio Marras, e il 13 marzo con “Cinderella”, coreografia di Leo Mujic del Balletto di Fiume. Il 18 marzo è previsto lo spettacolo fuori abbonamento “Venere Nemica”, concepito e interpretato da Drusilla Foer, che racconta la contemporaneità della dea dell’amore in una chiave nuova. Segue il 23 marzoRiccardo III” con Maria Paiato, una lettura fedele di Shakespeare in una versione en travesti. Il 31 marzo debutta “Come gli uccelli”, il potente testo di Wajdi Mouawad portato in scena da Il Mulino di Amleto.

Il 13 aprile sarà di scena “Mein Kampf” di Stefano Massini, un testo che indaga le origini e la follia dei regimi totalitari tramite una rigorosa analisi storica. Il 17 aprile sarà la volta di “Neapolis Mantra” di Mvula Sungani, che unisce physical dance, canto e dimensioni africane e italiane. La stagione si chiuderà il 14 maggio con “Notte Morricone”, produzione Aterballetto con coreografie di Marcos Morau, un omaggio coreografico al compositore Ennio Morricone.

Parallelamente alle attività di prosa e danza, la proposta musicale affidata al Jazz Club Network presso Il Vecchio Mulino offre una serie di concerti che uniscono grandi nomi del jazz internazionale a talenti emergenti. Tra novembre e dicembre, in programma il monologo narrativo-musicale “Nessuna Grazia: Gramsci e Pertini” dedicato alla Resistenza italiana (15 novembre), il progetto di Bebo Ferra “Ferra’s Legacy” che omaggia il chitarrista Massimo Ferra (27 novembre) e il quartetto internazionale Jed Levy & Phil Robson (30 novembre).

Il cartellone si conclude con il concerto di Riccardo Tesi & Giua (3 dicembre), il tributo a McCoy Tyner del Luigi Bonafede Tynerly Trio (4 dicembre) e l’esibizione dell’Alex Conde Trio che fonde flamenco e jazz (11 dicembre).

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