Con “Battito”, Fedez torna al Festival di Sanremo per la sua seconda partecipazione in gara, portando sul palco dell’Ariston un brano che segna un netto cambio di rotta rispetto alle sue precedenti produzioni. Il rapper milanese si addentra nel mondo della jersey, un sottogenere della trap caratterizzato da atmosfere cupe e beat ipnotici, per raccontare il peso della sofferenza interiore e il desiderio di riscatto.
Già nel 2021, Fedez aveva sfiorato la vittoria in coppia con Francesca Michielin, arrivando secondo con “Chiamami per nome”. Quest’anno, però, la sua proposta musicale è molto diversa: un pezzo intimo e viscerale, in cui il racconto della depressione si intreccia con una narrazione d’amore. Nella prima serata di Sanremo 2025, l’artista si è presentato sul palco completamente vestito di nero e con lenti a contatto dello stesso colore, un’immagine che riflette l’oscurità tematica del brano.
“Battito” è stato scritto dallo stesso Fedez insieme ad Alessandro La Cava, Federica Abbate e Cripo. Il testo alterna momenti di intimità a riflessioni profonde sul disagio interiore, mentre la produzione musicale amplifica la tensione emotiva con un sound ipnotico. Nel videoclip, diretto da Byron Rosero, questa dualità prende forma attraverso il rapporto tra Fedez e una figura femminile. I loro gesti raccontano una relazione complessa, segnata da un continuo oscillare tra vicinanza e distacco fino all’isolamento.
Le immagini del video restituiscono un senso di inquietudine crescente: la lotta contro le paranoie, l’angoscia dell’isolamento e il bisogno di un equilibrio che sembra irraggiungibile. Il regista utilizza sapientemente luci e ombre per enfatizzare il contrasto tra il desiderio di fuggire dalla sofferenza e l’impossibilità di liberarsene. Il battito cardiaco, simbolo centrale del brano, viene evocato visivamente attraverso un chiaroscuro che scandisce il tormento dell’artista.
Uno degli elementi più significativi del videoclip è il tatuaggio “Temet Nosce” (Conosci te stesso), comparso di recente sulla pelle di Fedez. Nel video, questa scritta appare e scompare, suggerendo la fragilità dell’identità e la difficoltà di mantenere una piena consapevolezza di sé.
Un’altra chiave di lettura del videoclip è il tema dell’infanzia. In una delle scene più evocative, un bambino – che rappresenta la versione più autentica e vulnerabile di Fedez – osserva spezzoni della propria vita su una vecchia televisione. I ricordi scorrono davanti ai suoi occhi finché, sopraffatto, spegne lo schermo. Un gesto che simboleggia il contrasto tra la purezza dell’infanzia e le trasformazioni imposte dal successo mediatico.
Con “Battito”, Fedez non si limita a raccontare il proprio percorso personale, ma affronta temi universali come la depressione e l’alienazione. La canzone si presenta come un manifesto sonoro che esplora la fragilità umana senza filtri, trasmettendo emozioni crude e autentiche.
Con questa partecipazione a Sanremo, Fedez prosegue un percorso artistico che negli anni lo ha visto spaziare tra diversi generi e progetti. Con 96 dischi di platino e una carriera che comprende 7 album, ha segnato il panorama musicale italiano con brani che hanno dominato le classifiche.
Nel 2018 è stato l’artista italiano più giovane a esibirsi allo stadio di San Siro, davanti a 80mila persone. Successi come “Mille”, “La Dolce Vita”, “Disco Paradise” e “Viola” hanno ottenuto certificazioni multiple, consolidando il suo ruolo nella scena pop e urban. Parallelamente alla musica, ha lanciato iniziative come LOVE MI, il concerto benefico che ha animato Piazza Duomo a Milano nel 2022 e 2023.
A fine novembre 2024, ha intrapreso una nuova avventura con Pulp Podcast, un progetto creato insieme a Mr. Marra.
Il testo di “Battito”
Ti porterei in terapia
Solo per farti capire, il male che fai
Spero che sia un’amnesia
Spengo la luce e mi vieni a trovare
Fluoxetina, poca saliva
Quando mi trovo a parlare di te
Sei la carne è viva
La mente è schiva
Vaga nel buio più buio che c’è
Sento un pugno nello stomaco
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Stringimi avvolgimi
Poi lasciami respirare
Serotonina cercasi
Illudimi
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Battito, battito
Battito, battito, battito, battito, battito accelerato affronto una guerra da disarmato
Ho alzato barriere di filo spinato
Ma le ho sempre messe nel lato sbagliato
Mi sento annullato
Dottore che cosa mi ha dato
Socialmente accettato
Anestetizzato
Da un metodo legalizzato
Calmati
Sto contando i battiti
Siamo così fragili
Ci feriamo anche sfiorandoci
Ti ho odiata te lo giuro
Facciamo un po’ ciascuno
Basta un po’ di zucchero e va giù pure il cianuro
Sento un pugno nello stomaco (nello stomaco)
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Sembra di galleggiare
Sopra ad un mare statico, statico
Stringimi avvolgimi
Poi lasciami respirare
Serotonina cercasi
Uccidimi
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Battito, battito