Al via a Cagliari la ventottesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz

Dal 12 settembre al 31 ottobre il festival porta la musica in tutta la città, dal Teatro Massimo alla Sella del Diavolo, con artisti internazionali, proiezioni, installazioni e iniziative dedicate alla mobilità sostenibile

Simona Molinari (foto Luca Brunetti), Danilo Rea e Martux, Francesco Turrisi e Chiara Civello

Simona Molinari (foto Luca Brunetti), Danilo Rea e Martux, Francesco Turrisi e Chiara Civello

Dal 12 settembre Cagliari ospita la ventottesima edizione di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa con la direzione artistica di Nicola Spiga. La rassegna, tra le più longeve del panorama sardo, propone un cartellone che si estende fino a ottobre, con un nucleo centrale di concerti dal 18 al 22 settembre. Il titolo di quest’anno, “Urban Flow”, richiama il flusso creativo che attraverserà diversi luoghi della città – dall’ExMa’ al Teatro Massimo, dal Lazzaretto a Villa Binaghi – con sortite anche alla Sella del Diavolo e a Sa Domu e S’Orku a Quartucciu.

Il festival si apre con due serate dedicate al cinema, in collaborazione con il Cinema Odissea e la rassegna “Nottetempo”. Venerdì 12 settembre a Sa Manifattura viene proiettato “La cantina – altri appunti sul jazz” di Andrea Polinelli, documentario sul jazz a Bologna presentato in anteprima al Torino Jazz Festival. Sabato 13 settembre tocca invece a “Stolen Moments” di Stefano Landini, fiction ambientata negli anni ’70 che intreccia jazz e dinamiche sociali. Entrambe le proiezioni, introdotte dal produttore Roberto Gambacorta e da Polinelli, saranno precedute da un intervento musicale del Gipsy Duo.

Il cuore del festival prende avvio giovedì 18 settembre all’ExMa, con una serata promossa in collaborazione con Radio X Social Club che porta sul palco tre formazioni locali: Tajazz Trio, Grasa de Pollo e Space Germs.

Il giorno successivo (venerdì 19 settembre), al Lazzaretto, spazio al quintetto del trombonista marchigiano Matteo Paggi, vincitore del Top Jazz 2024, seguito dal trio del chitarrista Daniele Gottardo.

Sabato 20 settembre il Teatro Massimo ospita due appuntamenti: il pianista cagliaritano Alessandro Di Liberto con il suo album “Punti di Vista”, ispirato ai paesaggi della Sardegna, e l’omaggio di Danilo Rea a Ryūichi Sakamoto, con la partecipazione speciale di Martux_m.

Domenica 21 settembre, sempre al Teatro Massimo, riflettori al femminile: Vanessa Bissiri con l’album “Empatica” e Simona Molinari con lo spettacolo “La Donna è Mobile”, accompagnata da una band tutta al femminile.

La sezione centrale si chiude lunedì 22 settembre con la voce di Chiara Civello e il progetto “Acustica”, preceduta dal trio del giovane pianista cagliaritano Marco Morandini.

Il festival prosegue sabato 18 ottobre al Teatro Intrepidi Monelli con Francesco Turrisi, pianista e compositore di origini pugliesi ma da tempo residente in Irlanda, che presenta “Northern Migrations”, concerto dedicato ai temi di memoria e identità. L’ultima tappa è fissata per il 31 ottobre al Bflat, con il quintetto di Luca Mannutza, affiancato da Paolo Recchia, Jordan Corda, Daniele Sorrentino e Sasha Mashin.

Come di consueto, la rassegna affianca alla musica altre esperienze. Dal 12 al 22 settembre l’artista Matteo Ambu presenta installazioni realizzate con materiali di recupero, mentre non mancano le iniziative legate alla mobilità sostenibile: la Pedalata jazz del 18 settembre, Jazz in metrò il 19 settembre e il trekking musicale alla Sella del Diavolo il 20 settembre.

Il 28 settembre il festival si sposta a Quartucciu, ai piedi dei Sette Fratelli, con una passeggiata ecologica, la visita alla Tomba dei Giganti Sa Domu e S’Orku e il concerto del Mediterranean Trio di Gavino Murgia, seguito da una degustazione di prodotti locali. Infine, il 28 settembre a Villa Binaghi, il polistrumentista Nicola Agus propone “Ombre di Plastica”, performance che intreccia musica e riflessione sul cambiamento climatico.

Biglietti e abbonamenti sono disponibili su boxofficesardegna.it.

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