Dal primo al 5 settembre 2023 ritorna a San Teodoro il tradizionale appuntamento di fine estate con il festival San Teodoro Jazz, la manifestazione – quest’anno alla sua ottava edizione – dedicata al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni con la direzione artistica del clarinettista teodorino Matteo Pastorino.
Cinque giorni ricchi di concerti nel suggestivo borgo gallurese alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu, con il quartetto di Gabriel Marciano, l’ensemble “Perennials” di Chase Elodia, il progetto “Lightside” di Matteo Pastorino, il duo “KARI-OKA” di Margherita Lavosi e Cristian Ferlito, il trio di Antonio Floris e il quintetto di Federica Piu, tra gli altri.
Ad arricchire gli appuntamenti del festival le STJ Sessions, concerti arricchiti dalla formula della jam session con Elias Lapia, Rebecca Ginatempo, Paolo Addis, Luca Crusco e Marco Indino.
Nato da un’idea del suo direttore artistico, il clarinettista teodorino Matteo Pastorino (da anni trapiantato a Parigi), il festival nelle passate edizioni ha ospitato sul suo palcoscenico alcuni tra i più importanti artisti del panorama nazionale e internazionale, come il cantante David Linx, i batteristi Roberto Gatto, Francesco Ciniglio e Greg Hutchinson, il bassista Dario Deidda, i chitarristi Paolo Angeli e Angelo Lazzeri, i sassofonisti Francesco Bearzatti, Gavino Murgia e Massimo Carboni, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, il sassofonista statunitense Logan Richardson, i contrabbassisti Ameen Saleem e Salvatore Maltana, il fisarmonicista Luciano Biondini e il batterista Jarrod Cagwin, i pianisti Danny Grissett e Domenico Sanna e il trombettista Raynald Colom, tra gli altri.
«L’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz ci rende orgogliosi e pronti ad affrontare una nuova sfida. Quest’anno ospiteremo giovani artisti provenienti, oltre che dalla Sardegna, da diverse parti del mondo, ognuno portatore di un messaggio originale. La scelta artistica ha voluto puntare soprattutto su progetti musicali autentici e con spirito di ricerca, che rappresentano bene il jazz contemporaneo e che lo spingono verso nuovi livelli di creatività», spiega Matteo Pastorino, direttore artistico del festival San Teodoro Jazz.
«Il jazz è una lingua che unisce persone di diverse età e culture, e siamo felici di proporre una varietà di concerti che riflettono ed esaltano questa diversità. Circondati dalle bellezze di San Teodoro, abbiamo creato uno spazio in cui i musicisti possono interagire, in comunicazione diretta con il pubblico e la comunità. Un ambiente che rivivremo in piazza Gallura e nei consueti e splendidi luoghi sul mare, come la spiaggia di Isuledda, di Punta Est e di Cala d’Ambra. Senza dimenticare i concerti chiave nei locali notturni del borgo e nelle nuove realtà che hanno raggiunto il San Teodoro Jazz, permettendo di ampliare la programmazione che quest’anno conta ben tredici concerti in cinque giorni. Siamo convinti che questo scambio possa portare a nuove idee e nuove collaborazioni, che arricchiranno l’offerta culturale e musicale regionale. A tale proposito il San Teodoro Jazz è felice di avviare un connubio con un’altra realtà locale, il “Cala d’Ambra Music Festival”, per l’organizzazione di due appuntamenti, nell’ottica di rafforzare una filiera culturale locale e regionale, incentivandola a essere più interattiva e intraprendente. Sono molto fiero che il festival abbia creato una salda rete di volontari, artisti, sponsor e collaboratori che lavorano per rendere possibile la sua esistenza. Lo migliorano e contribuiscono alla sua crescita, coltivando un pubblico sempre più appassionato, curioso e numeroso», conclude Pastorino.
Tutti i concerti saranno a ingresso gratuito con offerta libera a sostegno dell’Associazione Culturale San Teodoro Jazz. Per maggiori informazioni e aggiornamenti è possibile consultare il sito web santeodorojazz.com.
