Si prepara il debutto del nuovo album di Claudia Giua, in arte Claudia Ottavia, intitolato “Amore e Rivolte”. La cantautrice, attrice e performer sarda presenta un progetto che unisce tradizione del cantautorato italiano, intensità teatrale e sperimentazione sonora elettronica, delineando una cifra artistica che attraversa musica, teatro e performance.
Definirla esclusivamente cantautrice sarebbe riduttivo. Claudia Ottavia si muove tra linguaggi e discipline differenti, trasformando la scelta di non aderire a un unico stile in un gesto identitario e culturale. Con “Amore e Rivolte” l’artista mette in scena le contraddizioni contemporanee, facendone motore creativo: il disco coniuga scrittura cantautorale, poesia recitata, sonorità elettroniche e dimensione performativa, offrendo un’esperienza che va oltre il semplice ascolto.
La presentazione ufficiale del disco avverrà a Cagliari nell’ambito del Lucido Festival, con due appuntamenti pensati per avvicinare la musica agli spazi urbani: il 10 settembre alle scalette del mercato di via Quirra e l’11 settembre nella piazzetta di via Montenero, entrambi alle 18:30. L’uscita sarà accompagnata da un video making-of, con regia di Simone Podda di Freshcut Production e coreografie a cura di Denise Cascu, a sottolineare l’interazione tra musica, immagini e movimento che caratterizza il progetto.
I temi di “Amore e Rivolte” nascono dalle contraddizioni del presente, alternando poesia e denuncia, delicatezza e ribellione. Al centro c’è una riflessione sull’eterna tensione tra essere e apparire, che Claudia Ottavia esplora con ironia e sarcasmo per smascherare modelli sociali che regolano comportamenti, desideri e aspirazioni. Di fronte a questa omologazione, l’artista propone un elogio alla fragilità e alla lentezza, due dimensioni considerate spazi di verità e resistenza in un contesto segnato dal rumore, dalla competizione e dalla velocità.
In questo quadro si colloca la rabbia generazionale, un grido che nasce dalla disillusione verso sistemi percepiti come ipocriti e insostenibili. Non si tratta di rabbia distruttiva: l’obiettivo è farsi ascoltare, chiedere riconoscimento e reclamare la possibilità di una vita più autentica. Il filo conduttore del disco è l’identità resistente, la volontà di rimanere fedeli a sé stessi anche a costo di andare controcorrente o di subire esclusione sociale e critica.
Il progetto discografico ha coinvolto diversi artisti. La produzione è di Simone Frau, che ha accompagnato Claudia Ottavia nella creazione di un suono capace di coniugare energia elettronica e intimità cantautorale. Ilaria Porceddu, attraverso il suo progetto “Indirizzo d’Autore”, ha contribuito alla composizione e all’incisione di parti di pianoforte. Arrogalla ha curato il dubmaster di “Burocrazia”, Gianluca Pischedda ha realizzato gli archi di “Io mi prendo un cane”, Ruido ha collaborato a “Trapperisti”, mentre Andrea Schirru ha aggiunto pianoforte a “Fiori nel cemento”. Ogni collaborazione ha lasciato un’impronta distintiva, trasformando l’album in un mosaico di voci e sensibilità in dialogo tra loro.
L’esperienza di “Amore e Rivolte” non si limita alla musica registrata. Dopo l’uscita del disco, il progetto prenderà forma come performance teatrale che unirà musica, recitazione e danza.
Claudia Giua, classe 1988 e figlia d’arte, ha costruito la propria formazione tra musica e teatro, conseguendo la certificazione vocale Estill a Roma e studiando recitazione al Duse International di Francesca de Sapio. Questo doppio percorso le ha permesso di sviluppare un linguaggio in cui voce, scrittura e interpretazione si intrecciano. Dopo l’EP acustico d’esordio e l’album “Innocenza”, con brani come “Odio Sanremo” e “Fossi maschio”, Claudia Ottavia compie un passo ulteriore, consolidando una poetica in cui critica sociale ed intensità emotiva si fondono con sonorità elettroniche.
 
  
 
































