«Amo la Sardegna e il suo pubblico, è un pubblico che ti osserva, ti mette alla prova ma se sai conquistarlo, non ti lascia più». Con queste parole Federico Zampaglione si prepara ad abbracciare il pubblico di Tharros dove sarà protagonista sabato 12 luglio, alle ore 21, per il concerto dei Tiromancino nell’ambito della rassegna “I Giganti dell’Arte” promossa dalla Fondazione Mont’e Prama. Sarà l’occasione per ascoltare dal vivo le hit più celebri in un viaggio musicale senza precedenti.
Quella sarda è la terza tappa de “La descrizione di un viaggio Tour25”, omaggio ai 25 anni dello storico album “La descrizione di un attimo”, disco che consacrò il gruppo al grande pubblico. I Tiromancino, capitanati da Federico Zampaglione, ripercorreranno i successi che li hanno resi un punto di riferimento del panorama musicale nazionale. Sarà un vero e proprio viaggio attraverso le sonorità e i testi, parte del nostro patrimonio collettivo: “La descrizione di un attimo”, “Per me è importante”, “Due destini”, “Immagini che lasciano il segno” sino ad arrivare ai singoli più recenti “Il Cielo” e “Mi rituffo nella notte”.
«Sono passati 25 anni da “La descrizione di un attimo” – racconta Federico Zampaglione – Il disco che ci ha cambiato la vita, portando al grande pubblico la nostra musica, che fino ad allora era stata molto di nicchia. Tantissime sono le canzoni che da lì in poi hanno contribuito a questo incredibile ed emozionante viaggio, con il tour che ci apprestiamo a fare renderemo omaggio proprio a questi brani».
Lo show di Tharros propone un repertorio vasto e continuamente rinnovato, un percorso che unisce i grandi classici ai nuovi brani. Federico Zampaglione sarà accompagnato da Francesco Stoia (basso), Marco Pisanelli (batteria), Antonio Marcucci (chitarra) e Fabio Verdini (tastiere).
Il 18 aprile è uscito “Mi rituffo nella notte”: brano dagli “echi” battistiani con testo e musica di Federico Zampaglione, che lo ha anche prodotto insieme a Leo Pari e Simone Guzzino. Il videoclip, scritto e diretto da Federico Zampaglione che si concede anche un piccolo cameo, è girato a Roma e vede come protagonista Maccio Capatonda. Il personaggio principale vive una nottata surreale quanto sfortunata, in cui decide di abbandonare tutto per una donna, ma il finale è a sorpresa. Il racconto, così come la canzone, sono velati di ironia, senza rinunciare però ad un velo di amarezza, soprattutto nel colpo di scena finale.