Gavino Riva: dalle “Canzoni dal basso” alle “Mappe del cielo”

Il cantautore e musicista sassarese presenterà il suo nuovo disco al Teatro Astra di Sassari il 12 maggio

Gavino Riva

È il decano dei cantautori di Sassari. Chiunque abbia bazzicato “l’ambiente” (qualunque cosa voglia dire) lo conosce. Gavino Riva è un po’ Tom Waits e un po’ pirata istrione, classe 1955. Come lui stesso scrive di sé, è «zingaro disincantato senza fissa dimora artistica». Suona il basso dagli anni ’70 e ha collaborato con gente del calibro di Francesco Piu, Piero Marras, Amanita (con i quali ha partecipato a Sanremo rock), Dislocation Blues et cetera multa.

Gavino Riva è autore di un disco intimo e dirompente, “Canzoni dal basso”(2008), nato durante un periodo in cui faceva il camionista per una ditta edile e portava i detriti via dalle case. Riva ha scavato dentro sé per stendere le tracce del disco e ha ridato vita a una parte di quei detriti (scatole, pietre eccetera) facendoli suonare nell’album. Dodici episodi che si diramano tra affreschi arabeggianti (Mirada interior), invettiva sociale (Dio danaro, Vuoi votare per me?, Malindi), rocamboleschi noir isolani (Freddo) e quella gemma tormentata e straziante che è Se, oscuro flusso di coscienza con uno sfondo di «giorni appesi a un basso,/ a una voce a un suono/ ad un frigo pieno/ di lattine vuote». Il tutto dosando in giusta misura ironia e causticità.

L’album è stato suonato dal vivo in lungo e in largo per la Sardegna. Ad accompagnare Gavino si sono alternati diversi musicisti, ma i companions fissi sono Gianmario Solinas (organo hammond e pianoforte) e Gianluca Gadau (chitarra elettrica). Da segnalare l’Höfner bass di Gavino Riva con montate su quattro corde di chitarra «per avere una base armonica». Del resto, come lo stesso Gavino ha ribadito in più occasioni, la chitarra gli sta antipatica: lui ha le mani grosse ed è pigro, lei ha troppe corde e troppo sottili.

Durante il lockdown Gavino ha partecipato ad alcune iniziative in streaming (Sound around the Island, Rock Caravan, un’esibizione per Officine culturali e Theatre en vol) proponendo come sempre sia brani editi che qualche anticipazione dal nuovo disco in uscita a breve, “Le mappe del cielo”. Fra le anticipazioni del disco c’è il singolo “Intenso”, pubblicato nel 2015 insieme a un videoclip prodotto e realizzato da Jody Gorla, Martina Maggi, Marta Porru, Federica Cannas e Maria Vannini. 2008/2022: sono passati quattordici anni da un disco all’altro. Ma a chi volesse obiettare che è un tempo troppo lungo, Gavino probabilmente risponderebbe con le parole della sua intervista a “Sound around the Island”: «[se sei un artista, ndr] fai quello che riesci a fare, ma per il tuo gusto. Perché ti manca come l’aria farlo. Non perché lo devi fare, non te l’ha ordinato nessuno di farlo. Ti manca, è una cosa che fa parte di te».

Il prossimo 12 maggio Gavino Riva suonerà al Teatro Astra di Sassari in corso Cossiga n. 5 per presentare “Le mappe del cielo”. Il concerto inizierà alle 21. Il prezzo del biglietto intero è di €12, ridotto €10 (under 12, over 65). Per info e prenotazioni potete scrivere a bigliettibottecilindro@gmail.com. L’evento è organizzato da Astrale e La Botte e il Cilindro.

Cosa aspettarsi? «Canzoni che si levano in volo fra sogni, desideri, un turbinio di domande e una sola certezza: fare musica buona».

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