Dopo dieci anni di carriera, i Coma Cose pubblicano “Vita Fusa”, il loro nuovo album che segna un importante momento di riflessione e cambiamento. Il disco arriva a distanza di un anno dai singoli “Posti Vuoti”, “Malavita” e dal brano sanremese “Cuoricini”. Il duo, composto da Francesca Mesiano (California) e Fausto Zanardelli, ha scelto di raccontarsi in modo intimo e personale, guardando indietro ma con uno sguardo rivolto anche al futuro.
Francesca e Fausto, che l’anno scorso si sono sposati, parlano del disco come di un “regalo” a se stessi, un modo per ri-raccontare la loro storia. Un percorso che li ha visti cambiare, come è naturale che accada nel corso di una relazione decennale. “Ci siamo resi conto che a volte non diamo il giusto peso alle esperienze che abbiamo vissuto. Ecco perché volevamo fermarci a riflettere”, spiega Francesca. “Vita Fusa” diventa così una “scatola di ricordi” che, oltre a raccontare il passato, si proietta anche nel futuro. L’album si chiude con il brano “Goodbye”, un augurio che i due artisti si fanno a vicenda, un impegno a rimanere uniti nonostante le difficoltà che la vita di coppia comporta.
Le tracce di “Vita Fusa” sono state scritte nell’ultimo anno e raccontano alti e bassi di una relazione, il tutto con uno stile che richiama una psichedelia raffinata, tipica degli Anni ‘60. Francesca e Fausto definiscono il disco come “terapeutico”, un modo per fare chiarezza su una relazione matura e per affrontare, con lucidità, temi profondi e personali. La copertina dell’album, che presenta un gattino, simboleggia la tenerezza che permea il disco, un tocco visivo che riflette l’intimità delle canzoni.
La partecipazione dei Coma Cose al Festival di Sanremo 2025 ha segnato un’altra tappa significativa nel loro percorso musicale. Con il brano “Cuoricini”, il duo ha trovato un successo inatteso, tanto che il pezzo è diventato un vero tormentone, condiviso e reinterpretato dai fan. Fausto racconta con entusiasmo di come l’esperienza al Festival sia stata diversa rispetto alle edizioni precedenti, un’occasione per divertirsi e raccontarsi in una nuova veste. “Abbiamo voluto sorprenderci prima di tutto noi stessi”, dice. Il brano ha infatti preso vita propria, trasformandosi mano a mano che veniva ascoltato, e ha contribuito ad ampliare il pubblico del duo. Dopo il Festival, i Coma Cose hanno ricevuto un’accoglienza calorosa da parte di nuovi fan, che hanno iniziato a scoprire anche il resto della loro discografia.
Per i vecchi fan, che conoscono bene la storia e il repertorio del duo, Francesca e Fausto consigliano di non avere aspettative precise, sottolineando che il loro approccio artistico è sempre stato quello di “spiazzare l’ascoltatore”. La capacità di spaziare tra generi diversi è una caratteristica che li ha sempre contraddistinti e che continueranno a perseguire con il loro stile unico.
Quest’anno i Coma Cose celebreranno il decimo anniversario della loro carriera con due importanti concerti nei palasport: il 27 ottobre a Milano (Unipol Forum) e il 30 ottobre a Roma (Palazzo dello Sport). Ma prima di questi eventi, il duo sarà impegnato in un tour che partirà il 19 giugno e li porterà a esibirsi nei principali festival estivi. “I concerti di fine anno rappresentano un punto di arrivo molto importante per noi”, afferma Fausto, che aggiunge: “Il pubblico è cresciuto con noi e questo sarà un momento di celebrazione di questi dieci anni di lavoro”.
Guardando al futuro, i Coma Cose sentono anche l’esigenza di esplorare nuovi progetti personali, al di fuori del duo. “Siamo stati insieme intensamente, braccio a braccio, per dieci anni. Ora è il momento di ricaricare le batterie”, conclude Fausto. Con “Vita Fusa”, il duo segna un punto di arrivo ma anche un nuovo inizio, consapevoli del percorso che hanno fatto e delle nuove sfide che li aspettano.
Fonte: Agenzia DIRE
































