La XXIII edizione del Premio Maria Carta, organizzata dalla Fondazione omonima e dal Comune di Siligo, ha riunito in piazza numerosi artisti e ospiti per tre ore e mezza di spettacolo tra musica, tradizione e riconoscimenti.
Il riconoscimento principale è andato a Eugenio Bennato, che ha ricevuto il premio realizzato dall’orafo algherese Pasquale Ferraro dalle mani del presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras, con la motivazione letta dal sindaco Giovanni Porcheddu. «La Sardegna è un posto unico – ha commentato Bennato –. Maria Carta rappresentava l’identità di questa terra e della musica popolare italiana. Da lei ho appreso tanto, era una figura di riferimento assoluta». Sul palco con lui anche Ezio Lambiase alla chitarra e Sonia Totaro, voce e percussioni.
Il secondo premio è stato attribuito a Sandra Ligas, artista originaria della Sardegna ma residente da anni in Germania. «Sono molto felice ed emozionata. È un onore ricevere il Premio Maria Carta», ha detto la cantante, che ha proposto alcuni brani accompagnata dal marito Jörg Neubert al violino, Massimo Perra alla fisarmonica e cajon e Daniele Cuccu alla chitarra. Il riconoscimento le è stato consegnato da Gigi Carta, fratello di Maria.
Un Premio speciale è stato invece conferito a Salmo, rapper di Olbia, per aver inserito la voce di Maria Carta nell’introduzione del brano “On fire”, contenuto nell’album “Ranch”. Assente perché impegnato con il tour internazionale, l’artista ha inviato un videomessaggio: «Quella di Maria Carta è stata una voce unica e immortale. Il fatto che riesca a comunicare ancora oggi con artisti di un’altra epoca è magia». Leonardo Marras ha ricordato come la Fondazione abbia scoperto casualmente questa collaborazione e quanto fosse inatteso il legame nato con il rapper.
Un premio è stato consegnato anche alla storica azienda vitivinicola Sella & Mosca. «Siamo qui da otto anni e abbiamo trovato un clima magnifico, soprattutto in azienda. Penso sia importante che la Sardegna faccia cose di qualità», ha detto il presidente Vittorio Moretti.
Infine, il riconoscimento dedicato al mondo dell’emigrazione è andato al Circolo “Shardana” di Varsavia, attivo dal 2018 e oggi punto di riferimento per 150 famiglie di sardi in Polonia. «Il web ci ha aiutato a riunire i sardi sparpagliati in diverse città. Puntiamo a raccontare bene la nostra cultura», ha dichiarato il presidente Alberto Defraia.
Il Premio Maria Carta 2025 si è così confermato come un appuntamento capace di unire memoria, identità e nuovi linguaggi musicali, mantenendo vivo il legame con l’eredità dell’artista di Siligo.
