Il Canto lirico italiano è stato proclamato patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. La decisione è stata presa all’unanimità dal Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale in Botswana.
La candidatura dell’Italia era stata presentata nel marzo 2022 e aveva ricevuto il sostegno di numerosi enti e istituzioni, tra cui il Ministero della Cultura, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Opera di Roma e la Fondazione Teatro alla Scala.
Il Canto lirico italiano è una forma d’arte che affonda le sue radici nel Rinascimento. Si tratta di una pratica musicale che si basa sulla combinazione di voce, musica e teatro. Il canto lirico italiano è caratterizzato da una tecnica vocale specifica, che richiede una grande abilità e disciplina.
L’iscrizione del Canto lirico italiano nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità è un importante riconoscimento per la cultura italiana. Si tratta di una forma d’arte che ha contribuito a diffondere l’immagine dell’Italia nel mondo.
“Dopo un lungo e articolato lavoro, una grande eccellenza della nostra nazione ottiene un altro riconoscimento dall’UNESCO entrando a far parte del patrimonio immateriale”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Si tratta di una consacrazione ufficiale di quello che già sapevamo: il Canto lirico è un’eccellenza mondiale, tra quelle che meglio ci rappresentano in tutto il pianeta. È una proiezione dell’immaginario italiano per il quale stiamo lavorando su più fronti. Ringrazio il sottosegretario Gianmarco Mazzi per l’impegno che ha profuso nel concludere positivamente la candidatura. Questa bella notizia si associa alla firma dell’ipotesi dello schema di rinnovo del contratto delle Fondazioni lirico sinfoniche, che da 20 anni non veniva rinnovato”.
L’iscrizione del Canto lirico italiano nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità rappresenta un’importante opportunità per promuovere e valorizzare questa forma d’arte.